Elettrodotti. Via libera dell’Ambiente all’Adriatic Link che collegherà Marche e Abruzzo
Per l’infrastruttura elettrica, lunga complessivamente 250 chilometri, di cui 210 in cavo sottomarino, Terna investirà circa 1,3 miliardi di euro. La Bei finanzia Tyrrhenian Link
Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha autorizzato la realizzazione dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà le Marche e l’Abruzzo. L’opera di sviluppo, inserita tra gli interventi previsti dal Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) e riconosciuta come strategica per il sistema Paese anche dall'autorità di regolazione, rafforzerà lo scambio di energia nella parte centrale della Penisola rispondendo alle esigenze di sicurezza e flessibilità del sistema elettrico nazionale e agli obiettivi di incremento di energia da fonti rinnovabili.
L’opera
Il collegamento elettrico, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale, sarà costituito da due cavi sottomarini di circa 210 km, posati a una profondità massima di 100 metri, e da due cavi terrestri di 40 km. Le stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle esistenti stazioni elettriche di Cepagatti (Pescara), in Abruzzo, e di Fano (Pesaro Urbino), nelle Marche. Il collegamento consentirà di incrementare di circa 1.000 MW la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese abilitando l’integrazione e il trasferimento dell’energia prodotta dagli impianti eolici e fotovoltaici del Mezzogiorno verso i centri di consumo del Nord. Tramite tale opera strategica sarà garantito non solo un miglioramento dei requisiti di affidabilità e sicurezza del servizio di trasmissione lungo la dorsale adriatica, costituita da un'unica direttrice a 400 kV tra Marche e Abruzzo, ma anche un migliore sfruttamento del parco di generazione nazionale ed una crescente integrazione della generazione rinnovabile.
Il commento
“Siamo molto soddisfatti del via libera ottenuto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’Adriatic Link, una delle opere fondamentali del Piano di Sviluppo decennale di Terna. L’infrastruttura, per la quale investiremo circa 1,3 miliardi di euro, aumenterà la sicurezza e la resilienza della rete elettrica di trasmissione nazionale e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, a conferma del ruolo dell’Italia di hub energetico europeo e del Mediterraneo”, ha detto Giuseppina Di Foggia, amministratrice delegata e direttrice generale di Terna.
Nuovo finanziamento per il Tyrrhenian Link
Intanto, la Banca europea per gli investimenti (Bei) e Terna hanno firmato il contratto relativo all’ultima tranche del finanziamento da 1,9 miliardi di euro per il Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino che unirà la penisola italiana alla Sicilia e la Sicilia con la Sardegna. Anche questa ultima tranche da 500 milioni di euro, che si aggiunge ai precedenti contratti di finanziament, è destinata a sostenere la costruzione e messa in esercizio del Ramo Est e del Ramo Ovest del Tyrrhenian Link. Collegando la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino di 970 chilometri di lunghezza e 1.000 MW di potenza, Tyrrhenian Link contribuirà a favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’affidabilità della rete e a promuovere la sicurezza energetica in Italia.
Per questa infrastruttura, fondamentale per la sicurezza del sistema elettrico italiano, Terna prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% finanziato dalla Bei, a dimostrazione della strategicità del progetto. Il Tyrrhenian Link sarà a regime nella sua interezza nel 2028 e saranno coinvolte 250 imprese nella sua realizzazione, con importanti ricadute per i territori coinvolti.