Enel, forte calo dei ricavi nei primi nove mesi, ma il risultato netto aumenta
Il calo dipende da diversi fattori, tra i quali minori ricavi da vendite di energia nei mercati maturi e riduzione delle vendite di energia generata
Forte contrazione dei ricavi per Enel nei primi nove mesi del 2016. Le entrate presentano una diminuzione di 4,539 miliardi di euro rispetto all’analogo periodo del 2015, anche se il risultato netto del Gruppo è di 2.757 milioni di euro (2.089 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, +32,0%). Il calo dipende da diversi fattori, tra i quali minori ricavi da vendite di energia nei mercati maturi e riduzione delle vendite di energia generata, che risentono anche del deconsolidamento di Slovenské elektrárne avvenuto nel mese di luglio 2016. Vanno poi ricordate le minori attività di trading di energia elettrica, l’effetto cambi negativo, che ha avuto un impatto significativo prevalentemente nei Paesi dell’America Latina, i minori ricavi per vendite e contributi ricevuti relativi ai certificati ambientali e i minori ricavi in Argentina rispetto a quelli registrati nei primi nove mesi del 2015.
Più nel dettaglio, i ricavi ammontano a 51.459 milioni di euro (55.998 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, -8,1%), l’EBITDA è a 12.010 milioni di euro (12.161 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, -1,2%). L’andamento negativo dei tassi di cambio e il rilascio parziale di alcuni fondi nucleari nei primi nove mesi del 2015 sono parzialmente compensati da una generale crescita nella maggior parte delle aree di presenza. L’EBITDA ordinario a 11.896 milioni di euro (11.888 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, +0,1%) al netto delle partite straordinarie. EBIT a 7.689 milioni di euro (6.308 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, +21,9%). Tiene conto di minori impairment che, nei primi nove mesi del 2015, includevano le perdite di valore su asset di generazione in Russia, Slovacchia e Romania. Risultato netto del Gruppo a 2.757 milioni di euro (2.089 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, +32,0%).
In crescita per effetto del miglior risultato operativo, solo parzialmente compensato dal conseguente maggior carico fiscale e dai maggiori oneri finanziari netti. Utile netto ordinario del Gruppo a 2.700 milioni di euro (2.641 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, +2,2%). Al netto delle partite non ricorrenti, l’utile netto ordinario del Gruppo aumenta del 10,3% su base comparabile. Indebitamento finanziario netto a 36.821 milioni di euro (37.545 milioni di euro a fine 2015, -1,9%), in diminuzione per effetto dei flussi di cassa della gestione operativa e dell’andamento positivo della variazione dei tassi di cambio di alcune valute in cui è espresso parte dell’indebitamento
In linea con le indicazioni del nuovo Piano strategico, approvato in data odierna, il Consiglio di Amministrazione ha disposto l’adozione di una politica di acconto sui dividendi, intesa ad ottimizzare la remunerazione degli azionisti e a trovare applicazione già con riferimento ai risultati dell’esercizio 2016.