A Fukushima il tribunale conferma l'assoluzione per i tre dirigenti accusati del disastro
La corte ha affermato che gli imputati non avrebbero potuto prevedere il massiccio tsunami che ha paralizzato la centrale elettrica
L'Alta corte di Tokyo ha confermato la sentenza di non colpevolezza per tre ex dirigenti della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, accusati di negligenza professionale e delle morti conseguenti. Il tribunale ha assolto Tsunehisa Katsumata, l'ex presidente della Tokyo Electric Power (Tepco), insieme agli ex vicepresidenti Ichiro Takekuro e Sakae Muto, infliggendo un duro colpo agli attivisti che chiedevano all'azienda di assumersi la responsabilità legale del disastro nel marzo 2011.
Le motivazioni
La corte ha affermato che gli imputati non avrebbero potuto prevedere il massiccio tsunami che ha paralizzato la centrale elettrica e ha innescato il peggior incidente nucleare del mondo dopo Chernobyl nel 1986. I tre uomini sono stati incriminati nel 2016 per presunta mancata adozione di misure per difendere l'impianto dallo tsunami, provocando la morte di 44 persone, compresi pazienti anziani in un ospedale, che hanno dovuto essere evacuati dopo il disastro.