Furti di rame, il pm chiede 100 anni di carcere per gli imputati
Tra il 2007 e il 2008, le razzie di cavi elettrici contestate dall'accusa agli imputati provocarono diversi blackout in alcuni centri della provincia di Trapani
Condanne per oltre cento anni di carcere sono state richieste dal pm Niccolò Volpe per quindici persone di Mazara del Vallo, Castelvetrano e Palermo, processate dal Tribunale di Marsala con le accuse di furto e ricettazione di cavi di rame. Tra il 2007 e il 2008, le razzie di cavi elettrici contestate dall'accusa agli imputati provocarono diversi blackout in alcuni centri della provincia di Trapani (Mazara, Castelvetrano, Marsala, Salaparuta).
La pena più severa (13 anni di carcere) è stata chiesta per un 37enne di Palermo. Undici anni e mezzo ciascuno, invece, è stata la richiesta per due mazaresi di 42 e 43 anni. A Mazara e Castelvetrano le "basi operative" dell' organizzazione criminale. L'indagine, coordinata dalla Procura di Marsala, è stata condotta da Polizia e Carabinieri.