Elettricità

Le forniture dell’energia elettrica dall'Ucraina sono riprese dopo circa due ore. Per tutto questo tempo tutta la penisola è stata completamente disinserita

La vigilia di Natale l'Ucraina ha interrotto senza preavviso le forniture di energia elettrica alla Crimea. La penisola è stata costretta a passare alla modalità di emergenza e avviare centrali elettriche mobili a gas e generatori diesel. Le forniture dell’energia elettrica dall'Ucraina sono riprese dopo circa due ore. Per tutto questo tempo, tutte la penisola è stata completamente disinserita. A causa della completa cessazione delle forniture di energia elettrica è stata fermata la centrale termoelettrica di Simferopoli. "Per quanto è accaduto senza preavviso e per dover sopportare il carico massimo, ora necessitiamo di molto più tempo per riavviare", ha detto un addetto stampa.

Le autorità della Crimea hanno confermato che le forniture di energia elettrica da parte dell’Ucraina sono state interrotte completamente e senza il preavviso necessario in tali casi. La centrale termoelettrica di Simferopoli fornisce calore ad alcune zone della città e in periferia. Tra gli edifici serviti ci sono scuole, asili e ospedali. La capacità della centrale termoelettrica di Simferopoli è di circa 70 megawatt. La potenza elettrica totale della centrale della compagnia "KrymTETS" è pari a 110 megawatt. Tra le centrali termiche della compagnia ci sono la centrale termoelettrica di Simferopoli (la più potente), la centrale termoelettrica Kamysh-Burunskaya a Kerch e la centrale di Saki. Le ultime due continuano a funzionare normalmente.

La Crimea attualmente dipende per il 70% dalle forniture energetiche provenienti dall’Ucraina. In caso di blackout della Repubblica, l’approvvigionamento elettrico viene sostenuto con la propria generazione da parte di centrali termoelettriche, centrali elettriche mobili a turbina e a gas con capacità totale fino a 300 MW e impianti diesel.