Idroelettrico, Buffagni: ancora nessuna regione ha la legge sul passaggio delle concessioni
Lo ha detto il viceministro al Mise, rispondendo in commissione Attività produttive alla Camera a un'interrogazione
Ancora nessuna Regione ha disciplinato le modalità di assegnazione delle concessioni idroelettriche. Lo ha detto il viceministro al Mise, Stefano Buffagni, rispondendo in commissione Attività produttive alla Camera a un'interrogazione a firma Luca Sut (M5s).
L'interrogazione, nello specifico, puntava a conoscere lo stato di attuazione della legge Semplificazioni del 2018. Questa ha stabilito il passaggio alle Regioni della proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni o in casi di decadenza o rinuncia. La norma prevede, ancora, che le Regioni debbano disciplinare con propria legge, entro il 13 febbraio di quest'anno, e comunque non oltre il 31 marzo, la definizione dei criteri di ammissione e di assegnazione. "Nel rilevare che le Regioni non abbiano un obbligo di informativa nei confronti del ministero dello Sviluppo economico, risulterebbe, tuttavia, che nessuna delle medesime abbia ancora dato attuazione alla norma", ha detto Buffagni.
Il viceministro ha poi riferito quanto riportato dal dipartimento per gli Affari regionali, il quale ha "già avviato la richiesta di ricognizione sullo stato di avanzamento delle iniziative legislative intraprese dalle Regioni, le quali dovranno riferire in merito entro la fine del mese corrente".