L’Iran riduce l’export di gas, Baghdad a corto di elettricità
Teheran ha ridotto l'esportazione di gas perché ne avrebbe bisogno per consumo interno; ciò ha provocato numerosi black-out elettrici in Iraq
La capitale irachena Baghdad e altre città del centro-nord dell'Iraq stanno subendo frequenti interruzioni di elettricità a causa della drastica riduzione da parte del vicino Iran di fornitura di gas per alimentare le centrali elettriche del paese arabo. Lo rendono noto i media iracheni, citando il ministero dell'elettricità di Baghdad. Il ministero ha diffuso un comunicato in cui informa la cittadinanza delle cause dei numerosi e prolungati black-out elettrici: in base all'accordo raggiunto a giugno scorso con l'Iran, l'Iraq doveva ricevere 40 milioni di metri cubi di gas al giorno, ma attualmente l'Iran invia soltanto 10 milioni di metri cubi. Questo ha costretto a ridurre drasticamente la produzione di energia elettrica.
Secondo il ministero iracheno, l'Iran ha ridotto l'esportazione di gas perché ne ha bisogno per consumo interno. "Ci hanno detto che in Iran è arrivato il freddo e hanno bisogno di più gas per loro stessi", ha detto il portavoce del ministero dell'elettricità iracheno Ahmad Musa. Dal canto suo il ministero dell'elettricità ha chiesto al dicastero iracheno del petrolio un aiuto per affrontare "temporaneamente" questa crisi.