Black-out globale: in Brasile centrali idroelettriche a secco
Con temperature che superano i 40 gradi in megalopoli come Rio de Janeiro, il consumo di energia per l’uso di aria condizionata, ventilatori e frigoriferi è schizzato alle stelle
I bassi livelli delle acque presenti nei bacini delle centrali idroelettriche preoccupano il governo brasiliano, che teme possibili blackout a causa delle torride temperature estive. Per cercare di evitare i rischi e studiare le strategie da applicare, la presidente Dilma Rousseff ha convocato una riunione di emergenza in settimana. Ad allarmare Brasilia –sottolinea la stampa locale – è il fatto che gli impianti di accumulo di acqua per la produzione di energia elettrica siano del 62% al di sotto dei livelli registrati l’anno scorso: una situazione che potrebbe ulteriormente peggiorare a causa del caldo intenso che si è abbattuto sul Paese, in particolare nel sudest.
Con temperature che superano i 40 gradi in città come Rio de Janeiro, il consumo di energia provocato dall’uso di aria condizionata, ventilatori e frigoriferi è schizzato alle stelle.
Dieci giorni fa, la Rousseff aveva definito “ridicola” l’ipotesi che il gigante sudamericano potesse essere costretto a dosare la fornitura di energia: ma è un fatto che il 2012 sia stato caratterizzato da una serie di blackout di grandi proporzioni verificatisi in varie regioni del Brasile.