Maltempo. Uncem: le fasce di rispetto lungo le linee elettriche vanno gestite meglio
Nel mirino dei comuni montani ci sono Enel e Terna. "Serve un piano nazionale per interrare i cavidotti"
I tecnici di Enel sono al lavoro in molti comuni montani per rimuovere gli ostacoli che impediscono l'ordinaria erogazione della corrente elettrica a causa del maltempo degli ultimi giorni.
Uncem, che ringrazia tutto il personale che si sta adoperando nei territori montani, ha evidenziato – in una lettera ai vertici di Enel e Terna dai presidenti Uncem Piemonte e nazionale, Lido Riba e Marco Bussone - “la necessità di avviare oggi uno specifico lavoro con le Imprese, gli Enti locali, la Regione, le Prefetture, relativo alla gestione delle "fasce di rispetto" lungo le linee elettriche nelle zone montane. Questo per evitare interruzioni e distacchi improvvisi. Se è vero che i disservizi sono imputabili alla caduta di alberi sulla rete - e sarà necessario chiarire nei prossimi giorni se questa è la vera causa - occorre definire meglio e in tempi rapidi di chi sono le responsabilità, cosa fa il Concessionario, cosa devono fare Sindaci e cittadini. I Sindaci segnalano dove rimuovere piante "a rischio" caduta e il Concessionario deve intervenire. Vi sono precise responsabilità e anche norme che hanno però la necessità di un tagliando. Se le fasce sono ostruite da alberi cresciuti e dalla foresta che aumenta, le stesse aree di rispetto devono essere immediatamente ripristinate. E occorre un piano massivo per interrare le linee, così da non impattare sul paesaggio e rischiare disservizi. Definiamo insieme un percorso anche legislativo per verificare se l'ampiezza attuale delle fasce di rispetto sia corretta o serva un ampliamento. Uncem offre la disponibilità a rappresentare e coordinare i Comuni montani in questo percorso, che parte dal Piemonte e può avere positive ricadute per tutto il Paese".
Uncem ricorda ancora che "Se le linee sono vetuste, devono essere sostituite. Se il Concessionario della Rete avrà necessità di una collaborazione con i Comuni, potremo certamente assicurarla, non senza però le risorse economiche necessarie. Ciascuno deve fare la sua parte e gli Enti locali sono pronti. Evitiamo contrasti, incomprensioni e criticità. Stringiamo un patto nuovo in un tavolo che proponiamo a sistema delle Prefetture, Mise e Regione di convocare alla presenza di Uncem e delle Unioni montane di Comuni. Definiamo insieme un percorso anche attorno a smart grid e "comunità energetiche", sicuramente utili a limitare situazioni di disagio e disservizi".