Milleproroghe, via libera all’emendamento sulle bollette elettriche
Il provvedimento approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato modifica il criterio generale di imposizione, riferendolo all'energia elettrica prelevata dalle reti
Via libera della Commissione Affari Costituzionale del Senato all'emendamento del Governo al decreto Milleproroghe che rivede la norma sulla struttura delle componenti tariffarie delle bollette elettriche. Lo stesso decreto proroga al 1° gennaio 2018 il termine per la riforma della struttura delle componenti tariffarie applicate ai clienti non domestici e parallelamente modifica il criterio generale di imposizione, riferendolo all'energia elettrica prelevata dalle reti pubbliche, rispetto al vigente criterio del consumo complessivo, per poter allineare il nuovo sistema nazionale di tariffe e relative agevolazioni con le nuove linee guida Ue.
L'emendamento modifica l’articolo 3, comma 2, lettera b), del decreto-legge n. 210 del 2015, che dispone una nuova decorrenza della riforma tariffaria per i clienti diversi da quelli domestici. Riforma che obbligherebbe quest’ultimi a pagare gli oneri di sistema in bolletta nello stesso modo in cui pagano i costi di rete. La modifica introdotta opera un differimento dei termini, facendo slittare la riforma al 1° gennaio 2018.
“Col Milleproroghe – commenta il senatore M5S Gianni Girotto – il Governo ribalta la decisione assunta del cosiddetto “taglia bollette”, spostando gli oneri dai consumi al prelievo dalla rete elettrica. Da oltre un anno i consumatori interessati, tra i quali gli operatori del settore produttivo industriale ed imprenditoriale, non conoscono il costo dei consumi dell’energia elettrica con il rischio connesso sia alla tenuta della competitività e della concorrenza nel mercato economico, che sugli investimenti”.