Il Ministero dello Sviluppo economico chiude definitivamente la centrale a carbone di Sampierdarena
Il Mise ha deciso che la centrale di Genova non sarà riaperta; plauso di Regione Liguria e WWF
È stata definitivamente messa fuori servizio l’unità 6 della centrale termoelettrica a carbone di Sampierdarena a Genova. Lo ha deciso il ministro dello Sviluppo economico, che ha comunicato il proprio diniego alla riapertura della centrale come riserva in caso di fabbisogno, a ottobre.
Soddisfazione della Regione Liguria - “La Giunta Toti ha lavorato da subito affinché il Ministero dello Sviluppo Economico dicesse no al riavvio della Centrale a carbone di Sampierdarena e la decisione conferma la bontà della nostra azione politica e del percorso intrapreso nei confronti del Ministero per non riattivare l’impianto di Genova e voltare finalmente pagina”
"Ci fa molto piacere che il Ministero dello Sviluppo Economico abbia riconosciuto l'inutilità di mantenere in vita la centrale a carbone di Genova - dichiara la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi. - Ci aspettiamo che ora si affronti il problema complessivo dell'uscita rapida dal carbone, per mostrare una vera leadership sul clima e per preservare la salute dei cittadini da una fonte inquinante e molto dannosa. Ci auguriamo anche che si faccia un piano complessivo, per assicurare piani di sviluppo dell'economia verde al posto delle centrali inquinanti, anche per minimizzare l'impatto sociale e per assicurare una transizione rapida e giusta. Per la mia Liguria, questo è essenziale anche per la centrale di Vado Ligure, ormai chiusa, e per quella di La Spezia, che deve chiudere al più presto, per aprire nuove prospettive per i lavoratori e il territorio".