Napoli efficiente, 11mila punti luce rinnovati. Obiettivo è arrivare a 60mila
Il piano prevede in tutto un investimento complessivo di 65 milioni di euro
Luminosità, risparmio energetico, abbassamento dell'inquinamento e sicurezza sono gli assi portanti del piano di efficientamento energetico varato dal Comune di Napoli, i cui lavori sono partiti un anno e mezzo fa. Il piano prevede in tutto un investimento complessivo di 65 milioni di euro; ad oggi - secondo il resoconto fornito - sono stati eseguiti lavori per 8 milioni e mezzo di euro e sono stati sostituiti 11mila punti luce con apparecchi a Led. Il progetto complessivamente prevede la sostituzione di 60mila punti luce con apparecchi a Led, quella di 20mila sostegni vetusti, l'adeguamento di 65 cabine elettriche, l'implementazione con tecnologie smart city delle 5 gallerie cittadine, la sostituzione di 11 orologi stradali e di 2 impianti fotovoltaici.
“Questa amministrazione, - ha detto il sindaco, Luigi de Magistris - nonostante le difficoltà, il debito e le politiche dei Governi, non rinuncia alla sua visione di città e il rifacimento e l'ammodernamento dell'illuminazione cittadina era un nostro obiettivo e sarà un risultato a consuntivo di questa esperienza amministrativa. Per noi questi interventi - ha aggiunto - significano guardare al futuro, incidere sulla sicurezza e contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici”. I lavori sono partiti dalle periferie con interventi di sostituzione di punti luce in strade di Pianura, Soccavo, Bagnoli, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli, Barra passando per il Centro direzionale, piazza Nazionale e piazza Poderico. Conclusi anche i lavori nella Galleria Vittoria.
“Non c'è alcuna altra città d'Italia oltre Napoli - ha evidenziato il direttore operativo di Citelum Napoli, Pasquale Gerardo Franco Citro - ad avere investito 65milioni di euro per l'efficientamento energetico”. Una volta attuato il piano di efficientamento, si stima di ottenere una contrazione dei costi di bilancio pari a 77 milioni e mezzo di euro cifra - come sottolineato - “ampiamente sufficiente a coprire l'investimento”, un risparmio energetico del 40 per cento e una riduzione di emissioni di Co2 pari a 89.5 T.