Notizie dal mondo. In Sudafrica i blackout indeboliranno l'economia, in Francia tagli alla rete contro la riforma delle pensioni
In Sudafrica le interruzioni di corrente probabilmente hanno ridotto di 1,3 punti percentuali la crescita economica nel 2022; In Francia Edf ha confermato il calo di produzione ma non ci sarebbero black-out
L'attuale periodo di quotidiani blackout programmati in Sudafrica "minaccia di pesare ulteriormente sull'attività economica, indebolire la fiducia delle imprese e gravare sugli investimenti": lo sottolinea il sito di Bloomberg sintetizzando una valutazione degli analisti dell'istituto bancario sudafricano Absa Group Ltd. Le interruzioni di corrente probabilmente hanno ridotto di 1,3 punti percentuali la crescita economica nel 2022, quando la nazione ha subito un record di 205 giorni di razionamento elettrico, sottolinea il sito. Ogni calo trimestrale dell'1% nel consumo di elettricità è associato a una diminuzione dello 0,16% nella crescita del prodotto interno lordo, secondo la ricerca di Absa.
È improbabile che l'economia si espanda di oltre lo 0,3% su base trimestrale fino al 2023, secondo un sondaggio di economisti fatto da Bloomberg che vede anche una probabilità del 45% che l'economia sudafricana scivoli in recessione. Sebbene l'azienda elettrica statale Eskom Holdings Soc Ltd. abbia inflitto interruzioni di elettricità all'economia più industrializzata dell'Africa per quasi due decenni, negli ultimi sette giorni la compagnia ha sottoposto il paese a blackout record - fino a 12 ore al giorno - per proteggere la rete elettrica dal collasso a causa dell'inefficienza delle sue vecchie centrali elettriche, per lo più alimentate a carbone. Il Sudafrica ha sperimentato interruzioni di corrente ogni mese da febbraio ed Eskom sta interrompendo l'alimentazione ogni giorno dal 31 ottobre.
Francia: primi tagli alla rete elettrica contro la riforma delle pensioni
Gli agenti della compagnia Edf (Electricité de France) in lotta contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron hanno proceduto ad effettuare dei primi tagli di produzione di energia elettrica, causando perdite sulla rete equivalenti alla generazione di un reattore nucleare. Il calo della produzione non ha tuttavia causato black-out: è quanto riferisce all'agenzia France Presse Fabrice Coudur, segretario federale del sindacato Fnme-Cgt, precisando che "a quest'ora ci sono già dei cali di produzione nell'idraulico". Quanto fatto, ha puntualizzato il sindacalista, mette in tensione la rete "ma senza impatto per gli utenti" finali. La stessa Edf ha confermato il calo di produzione. I sindacati francesi hanno indetto per domani una mobilitazione contro la riforma previdenziale, che prevede l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni. Il segretario del sindacato Cgt Mines et Energie, Sébastien Menesplier, ha minacciato possibili azioni mirate contro quei parlamentari che sostengono la riforma, con il taglio della corrente elettrica nei loro uffici. Minacce definite "inaccettabili in democrazia" dal portavoce del governo, Olivier Véran.