Nucleare: Cingolani insiste: “Va studiata una nuova generazione di mini-reattori”
Il ministro: al 99% ci sarà anche il nucleare, perché non produce CO2, può avere altri difetti ma certamente non produce gas climalteranti
"La tassonomia europea ci dirà una volta per tutte quali sono le sorgenti di energia su cui puntare per produrre elettricità verde. Al 99% ci sarà anche il nucleare perché non produce CO2, può avere altri difetti ma certamente non produce gas climalteranti. Bisogna quindi pensare che ci sarà l'opportunità di utilizzare anche il nucleare. Dopo di che, ogni Paese è sovrano. A ribadire il pensiero sul nucleare è nuovamente il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ha incontrato virtualmente più di 17mila studentesse e studenti delle scuole superiori per parlare di ambiente e sostenibilità nell'ambito del progetto Cosmopolites.
La tecnologia va capita
“Noi - ha detto il ministro - abbiamo votato dei referendum che hanno escluso il nucleare, che era quello di prima generazione e non quello di cui si parla adesso, quindi in un futuro, quando avremo tutti i dati delle nuove tecnologie, il Paese prenderà le sue decisioni. Potrà farlo in tanti modi, facendo referendum, leggi, non io, perché io non ci sarò. Oggi non c'è una soluzione nucleare pronta, la mia posizione tecnica, non politica, è che assolutamente non farei centrali di prima o seconda generazione, ma sono convinto che vada studiata la nuova generazione di reattori piccoli e modulari". "La tecnologia va studiata e va capita - continua il ministro Cingolani - : ci vorranno ancora diversi anni, ma studiare questa tecnologia sarebbe saggio, io lo farei. Mentre sono assolutamente certo che sarà la fusione nucleare la soluzione di tutto".