Il nucleare con le crepe - Possibili fessurazioni nel reattore belga di Tihange
L'impianto, il secondo del paese per importanza, è stato spento alla fine dello scorso agosto per consentire la verifica delle sue condizioni e non potrà essere riattivato prima di ottobre
Si sospetta la presenza di fessurazioni all'interno del reattore nucleare Tihange 2, a 25 chilometri da Liegi, in Belgio. L'impianto, il secondo più importante del paese, è stato spento alla fine dello scorso agosto proprio per consentire la verifica delle sue condizioni e non potrà essere riattivato prima di ottobre, come previsto in un primo momento. La notizia è stata diffusa da Electrabel, l'azienda che produce energia facente capo al gruppo francese Gdf Suez. La situazione è simile a quella di un altro reattore che si trova nella centrale di Doel 3, la più grande del paese. “I primi risultati a Tihange 2 fanno emergere analogie con Doel 3 - ha dichiarato un portavoce del gruppo. Il reattore Doel 3 si trova vicino alla città di Anversa, nelle Fiandre - . Ci vorrà tempo per fare le analisi complete e per avere risultati completi”. Per ora Electrabel ha reso noto di non aver ancora informazioni precise sul numero e sulla dimensione delle “crepe” nel reattore di Tihange 2, ma l'impianto è stato spento.
I sindacati locali, intanto, rincarano la dose parlando di “microbolle presenti fin dall'inizio delle operazioni“. Nel 2011 l'energia atomica copriva ancora il 51% del fabbisogno di energia elettrica del Belgio, ma solo tre anni fa il Governo ha deciso di estendere di altri dieci anni la vita dei tre reattori, che dovrebbero essere spenti nel 2015.