Nucleare, spento in Belgio il reattore Doel 3: crepe nella capsula
Secondo l’agenzia di sicurezza nucleare belga, Electrabel (Engie) non ha condotto controlli, né fatto manutenzione
Resterà spento “per un periodo indefinito” uno dei sette reattori del Belgio, dopo che l’Agenzia federale belga per il controllo del nucleare (Afcn) ha confermato che la capsula in cemento armato del Doel 3 non è più a norma, non essendo stati effettuati sulla stessa i necessari interventi di manutenzione.
La stessa agenzia ha spiegato in una nota che ad informarla del problema è stata la società Electrabel (gruppo Engie), che gestisce la struttura. Quest’ultima ha scritto sul proprio sito web che il reattore Doel 3 non rientrerà in funzione prima del 15 aprile prossimo, ma secondo l’Afcn non è ancora possibile indicare delle date certe: “Abbiamo constatato che il gestore non ha condotto i sufficienti controlli sullo stato del cemento armato della capsula (che mostra crepe e porzioni di superficie venute via) né realizzato gli interventi che ne conseguono” ha dichiarato un portavoce dell'agenzia. A quanto si è appreso, il problema è stato causato dal vapore sprigionato appunto intorno alla capsula, e ad essere danneggiate sono parti non nucleari, ma di fondamentale importanza perché sono quelle relative ai meccanismi di sicurezza.
A settembre scorso il Doel 3 (che è uno dei quattro reattori situati nell'omonima regione settentrionale) era già stato momentaneamente spento per realizzare degli interventi di manutenzione programmati, durante i quali i tecnici hanno osservato che il logoramento della struttura era “più avanzato” di quanto consentito dagli standard di sicurezza. Da tempo nel Paese è polemica sul cattivo stato del Doel 3 e sulla generale obsolescenza delle centrali, alcune vecchie di 40 anni. Il tema è anche entrato nel dibattito politico, con chi chiede un rinnovamento delle strutture e altri che sostengono l'uscita dal nucleare entro il 2015.