Nucleare, Greenpeace entra nella centrale di Cattenom e spara petardi: gli impianti sono insicuri
L’azione ha voluto mettere in luce “la mancanza di protezione delle parti più fragili degli impianti”
Gli attivisti di Greenpeace Francia hanno messo in atto una clamorosa azione dimostrativa, entrando nel perimetro della centrale nucleare transalpina di Cattenom e facendo esplodere un fuoco d'artificio vicino alla piscina di stoccaggio del combustibile esaurito. L’azione, compiuta alle prime ore della mattina del 12 ottobre, ha voluto mettere in luce “la mancanza di protezione delle parti più fragili degli impianti”, ha spiegato l'associazione, denunciando “la fragilità e l'accessibilità di questi edifici ancora carichi di radioattività”.
“EDF deve agire subito e bunkerizzare le piscine di stoccaggio dei combustibili esauriti. Ne va della sicurezza delle popolazioni in Francia e in Europa”, ha spiegato Yannick Rousselet, durante la campagna per il nucleare di Greenpeace Francia. All'inizio di questa settimana, l’associazione ha presentato alle autorità competenti una relazione sulla sicurezza nucleare, redatta da sette esperti indipendenti. Le persone coinvolte hanno sottolineato la mancanza di sicurezza e il rischio di attacchi esterni. “Un incidente in uno di questi impianti potrebbe avere conseguenze ancora più gravi di quanto accaduto a Fukushima”, ha ricordato Greenpeace.
La spettacolare azione di protesta si è conclusa con il fermo di otto attivisti. A violare la sicurezza ed entrare nella zona vietata sono stati una quindicina di militanti. “Con questa azione - ha scritto Greenpeace Francia sul suo sito - i nostri militanti mostrano la preoccupante vulnerabilità delle vasche di combustibile usato, tallone d'Achille delle centrali nucleari, di fronte ai rischi di azioni premeditate”.