Elettricità

Il primo ministro Theresa May ha deciso di rinviare ogni decisione all’autunno

Il primo sindacato inglese Unite è preoccupato per il rinvio all'autunno della decisione definitiva sulla centrale nucleare Edf a Hinkley Point. “Questo nuovo rinvio penalizzerà la crescita e la creazione di posti di lavoro attesi dal progetto", ha osservato il responsabile Energia del sindacato Kevin Coyne. Anche altri sindacati condividono questi timori, dopo la decisione del primo ministro Theresa May, nonostante il via libera da parte di Edf alla costruzione dei reattori del valore di 18 miliardi di sterline (21,5 miliardi di euro).
Il patron di Edf Jean-Bernard Lévy ha commentato di "non aver alcun dubbio sul sostegno del governo inglese", mentre i sindacati francesi confermano tutta la loro contrarietà al progetto che rischia di far piombare i conti di Edf in uno stato di difficoltà.

Conti Edf - Intanto Edf, nonostante sia stata colpita da importanti svalutazioni di attivi nel primo semestre (731 milioni), è riuscita ugualmente a limitare il calo dei risultati allungando la durata del periodo d'ammortamento di alcuni reattori nucleari in Francia. Nei sei mesi, l'utile netto è stato di 2,08 miliardi, in calo del 17,2%; la svalutazione di attivi ha riguardato la centrale a carbone di Rybnik in Polonia e l'americana CENG. L'ebitda è sceso del 2,2% a 8,9 miliardi e il fatturato del 5,7% a 36,6 miliardi; il risultato netto corrente ha mostrato un rialzo dell'1,4% a 2,96 miliardi, beneficiando dell'allungamento da 40 a 50 anni della durata del periodo d'ammortamento dei 32 reattori francesi di 900 mw sul totale di 58.