Ora legale, risparmi minimi. La direttiva Ue è in consultazione
Per la Commissione europea i risparmi energetici sono marginali. In Italia nel 2016 il risparmio è stato di 580 GWh
Sarà in consultazione fino al 12 novembre la direttiva della Commissione europea che sopprime i cambi stagionali dell’ora, abrogando la direttiva 2000/84/CE.
Dalle ricerche svolte dalla Ue emergerebbe che “i risparmi energetici complessivi derivanti dall’ora legale, pur essendo stati una delle principali motivazioni che hanno indotto ad adottare le attuali disposizioni, sono marginali”. I risvolti energetici del cambio di ora, aggiunge comunque la direttiva, tendono a variare da Paese a Paese a seconda di fattori quali la collocazione geografica.
Terna ha indicato nel 2016 un risparmio di 580 GWh (lo 0,2% circa del consumo annuo di energia elettrica), pari a una minore spesa di 94,5 milioni di euro, mentre in Francia l’Ademe ha stimato nel 2010 un risparmio nell’illuminazione di 440 GWh (0,1% del consumo annuo transalpino). Sempre in Francia, nel 1995 Edf valutava i risparmi in 1.200 GWh, ma le stime successive si avvicinano ai risultati del 2010. La tedesca Bdew ha dichiarato invece che i risparmi in Germania sono ormai irrilevanti, in quanto l’energia utilizzata per l’illuminazione rappresenta solo l’8% circa del consumo energetico.