Pichetto “benedice” la riforma del mercato elettrico Ue al Consiglio Energia
In Italia 70 GW di nuova capacità rinnovabile al 2030. Contratti per Differenza e Ppa forniranno in tal senso gli adeguati segnali di prezzo
La proposta di riforma del mercato elettrico in discussione al Consiglio Energia va nella "direzione giusta", lo ha detto in Lussemburgo il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, intervenuto in sessione pubblica.
Bene l’attenzione agli impianti più piccoli
L'Italia, ricorda Pichetto ripreso da ADNKronos, "è stata tra i primi Paesi ad evidenziare con forza, già da prima della crisi ucraina, l'urgenza di rivedere le attuali regole del mercato, al fine di renderle adatte a raggiungere in modo efficiente e sicuro gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. In Italia, continua Pichetto, puntiamo a sviluppare al 2030 oltre 70 gigawatt di nuova capacità rinnovabile. Gli strumenti di lungo termine che vengono rafforzati, Contratti per Differenza e Ppa, forniranno in tal senso gli adeguati segnali di prezzo. Apprezziamo inoltre l'attenzione che anche su nostra richiesta è stata dedicata agli impianti di dimensioni più piccole. Per abilitare tale capacità rinnovabile, avremo bisogno solo in Italia di almeno 70 GWh di nuova capacità di accumulo di grandi dimensioni. Apprezziamo quindi il focus dedicato agli strumenti dedicati per lo sviluppo di questa capacità flessibile".
Restituire ai consumatori
"Il nuovo disegno di mercato - continua il ministro - dovrà inoltre proteggere i consumatori, restituire competitività al sistema e stabilizzare quanto possibile i prezzi rispetto alle fluttuazioni del prezzo del gas naturale. L'Italia ritiene, dice ancora il ministro, che promuovere il disaccoppiamento di tutta la nuova capacità inframarginale, e gli interventi significativi di repowering e estensione vita utile dell'esistente, sia fondamentale per cittadini e imprese, oltre che utile per stimolare i nuovi investimenti. Concordiamo nel restituire quindi i relativi eventuali ricavi ai consumatori elettrici, in maniera uniforme o con flessibilità, sempre nel rispetto delle regole in materia di aiuti di Stato, e indipendentemente dagli schemi di redistribuzione già in essere".
C‘è un disallineamento
"Ci preme tuttavia evidenziare – ha infine ammonito - che il sostegno sotto forma di Contratti per differenza alla capacità esistente, così come giustamente evidenziato nel documento presentato al Consiglio, debba rispondere ad un principio di proporzionalità degli investimenti rispetto al valore degli asset. In tal senso si evidenzia un disallineamento e un margine troppo ampio di interpretazione tra il “recital” ed il relativo articolato. Abbiamo già evidenziato nelle sessioni di lavoro precedenti la necessità di indirizzare questo punto al fine di giungere ad un General Approach pienamente soddisfacente. Si tratta di una riforma troppo importante per il futuro del sistema – conclude Pichetto - siamo quindi a disposizione per continuare a collaborare per chiudere con soddisfazione anche questo ultimo punto in discussione".