La presidente dell’assosvizzera delle acque apre alla liberalizzazione del mercato e al nucleare
La presidente designata Susanne Vincenz-Stauffacher dice di non credere più a un mix senza nucleare
Vuole una liberalizzazione completa del mercato elettrico in Svizzera e dice che un mix elettrico senza il nucleare non è più possibile. È questo il credo della presidente designata dell'Associazione svizzera di economia delle acque (l’associazione elvetica che riunisce industria e amministratori vicini al settore idrico a 360°) Susanne Vincenz-Stauffacher emerso in un’intervista pubblicata da “NZZ am Sonntag” in cui la Consigliera nazionale non chiude quindi la porta a nuove centrali nucleari, purché siano di «nuova generazione».
Lo sviluppo idroelettrico
Vincenz-Stauffacher ha detto di credere comunque allo sviluppo dell'energia idroelettrica. «Il primo passo è aumentare l'altezza delle dighe esistenti. Per farlo, dobbiamo raggiungere un accordo con le organizzazioni ambientaliste, in modo da non ostacolarci a vicenda». Inoltre, ha detto che non bisogna proteggere sistematicamente le aree a monte dei ghiacciai, dove potrebbero essere costruite nuove dighe idroelettriche. «Non tutte le aree si prestano allo stesso modo, ma ce ne sono diverse in cui nuove strutture avrebbero senso». La neopresidente dell'associazione di categoria raccomanda inoltre di ridurre i flussi residui dei fiumi per un periodo di tempo limitato, se questa misura dovesse rivelarsi necessaria per la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico della Svizzera.