Produrre bitcoin fa consumare tanta energia. Quanto l’intera Svizzera
L'università di Cambridge calcola l'elettricità usata per il mining
Il bitcoin consuma più elettricità di diversi paesi nel mondo. Il "mining", cioè il sistema utilizzato per emettere bitcoin attraverso la potenza di calcolo di moltissimi computer sparsi per il globo, richiede infatti 60,45 terawattora di potenza all'anno. Più dei consumi elettrici dell'intera Svizzera. A evidenziarlo è l'Indice dei consumi elettrici del bitcoin messo a punto dall'università di Cambridge. I dati, aggiornati ogni 30 secondi, mostrano che la produzione di bitcoin usa appena lo 0,27% dell'elettricità consumata nel mondo. La cifra, tuttavia, assume un altro peso se paragonata al fabbisogno energetico delle nazioni.
Vista così, il bitcoin richiede più energia della Svizzera, che con i suoi 8 milioni di abitanti consuma 58,46 terawattora. La moneta virtuale è solo lievemente meno energivora della Repubblica Ceca, che per alimentare la vita dei suoi 10 milioni di cittadini ha bisogno di 62,34 terawattora. E anche dell'Austria, i cui consumi si attestano a 64,60 terawatora.