Ricerca. Sono ancora molti gli utenti ad avere problemi con le bollette elettriche
I dati dell’analisi di Tate rivelano che ben il 14% degli utenti confessa di non sapere a quale regime appartenga la propria fornitura di energia elettrica, mentre il 15% ha speso dalle tre alle sei ore nella ricerca delle informazioni
La piena consapevolezza degli italiani in materia energetica è sempre maggiore, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Lo rivela un’analisi di Tate, tech company e start-up innovativa attiva dal 2018 nella vendita di energia elettrica e gas esclusivamente online, che ha condotto un’indagine sulle abitudini di consumo dei cittadini italiani, il loro stile di vita e le scelte d’acquisto.
La tecnologia, infatti, può essere un grande alleato in un settore come quello dell’energia, che si presenta molto complesso, dove ancora oggi molti utenti dichiarano di avere difficoltà anche nella sola lettura della bolletta o nell’inquadramento della tipologia di contratto: il sondaggio rivela che, se il 71% degli utenti afferma di aver scelto il Mercato Libero e il 15% il Mercato Tutelato, ben il 14% confessa, invece, di non sapere a quale regime appartenga la propria fornitura di energia elettrica. Complice di queste difficoltà un mercato ancora molto frammentato e caratterizzato da una obsoleta gestione dei servizi, bollette incomprensibili, contratti con asterischi nascosti, call center poco disponibili, poca trasparenza delle tariffe offerte e da una grande lentezza burocratica: quasi il 30% dei consumatori dichiara, infatti, di aver cambiato dai 3 ai 5 fornitori negli ultimi 5 anni, più del 71% afferma di aver impiegato dai due ai tre mesi per la ricezione della prima bolletta e più del 15% ha speso dalle tre alle sei ore tra ricerca delle informazioni, telefonate con operatori di vendita e finalizzazione del contratto. E tra i principali canali di informazione degli utenti, per la scelta del proprio fornitore, troviamo: la ricerca sul web e sui siti di comparazione (49,3%), i canali social (24%) e l’intramontabile passaparola (24,65%). Nonostante i diversi player e la moltitudine di offerte presenti nel mercato delle utility, quasi il 40% delle persone dichiara, però, di non essere ancora soddisfatto del proprio operatore; tra i principali motivi ci sono i costi elevati del servizio, bollette poco comprensibili e un’esperienza cliente poco digitale.
Dall’analisi dei dati emerge, inoltre, che i consumatori sono sempre più aperti all’innovazione e sembrano accogliere positivamente le novità tecnologiche, soprattutto, in un settore dominato da modelli strutturali ancora molto tradizionali: più del 60%, infatti, desidererebbe consigli per ridurre il costo della bolletta, a parità di consumo energetico, il 56% un contatore integrato nell’applicazione con cui controllare con semplicità consumi e pagamenti e quasi il 45% degli utenti vorrebbe un concierge digitale per avere consigli sull’ottimizzazione e la riduzione del consumo energetico. I cittadini sono sempre più propensi all’utilizzo della tecnologia nella gestione della propria casa: oltre il 55% dichiara, infatti, di utilizzare dispositivi di smart home, soprattutto, per i sistemi di illuminazione, riscaldamento, televisione, videosorveglianza e allarme, con anche un riscontro positivo sui consumi in bolletta: l’11% ritiene, infatti, di aver risparmiato dal 20% al 40% e quasi il 27% ritiene di aver registrato una riduzione dei costi dal 10% al 20%.
In base ai dati del sondaggio emerge, infine, come la sostenibilità non sia più un argomento di nicchia, ma sia ormai un tema sempre più importante per le persone: il 63% dichiara di utilizzare operatori e servizi eco sostenibili, soprattutto nel settore della mobilità, alimentare, e quello dell’abbigliamento e oltre l’80% ritiene importante che il proprio fornitore di energia utilizzi esclusivamente fonti rinnovabili; proprio per questo la startup fornisce ai propri membri solo energia 100% verde: per ogni unità di energia consumata da un membro Tate, un’unità di energia viene prodotta e immessa nella rete da una fonte rinnovabile, come il fotovoltaico, l’idroelettrico e l’eolico e con i suoi oltre 3.000 clienti attivi sono già state “risparmiate” 2.674 tonnellate di CO2.