Sapevatelo: l’Europa occidentale ha evitato un black-out esteso l’8 gennaio
Il distacco di 400 MW di industrie interrompibili, attivato dalla società che gestisce la rete italiana di alta tensione, ha contribuito a mantenere in equilibrio il sistema energetico nazionale e continentale colpito da un improvviso calo di frequenza
L’Europa occidentale nel primo pomeriggio dell’8 gennaio ha rischiato di rimanere senza elettricità. Alle ore 14:05 è stato infatti rilevato un calo di frequenza (circa 250 mHz) dovuto a una serie di ‘aperture’ di linee nell’area balcanica, che ha letteralmente diviso in due la rete elettrica europea. Il guasto – un evento piuttosto raro le cui cause sono ancora in corso di accertamento da parte di Entso-e, l’associazione europea dei gestori di rete elettrica – ha separato per circa un’ora la regione Sud Est da quella Centro Ovest, solitamente interconnesse in maniera sincrona.
Per ridurre questa deviazione di frequenza e garantire la stabilità dell’intero sistema elettrico, Terna ha prontamente attivato il meccanismo di interrompibilità per 400 MW, il quantitativo sufficiente per arrestare la variazione immediatamente dopo il distacco (in Francia, invece, sono stati circa 1200 MW gli interrompibili attivati dal gestore Rte). La rete elettrica europea è tornata alla normalità in circa un’ora.
Quello dell’interrompibilità è un servizio fondamentale per la gestione in sicurezza del sistema elettrico italiano ed è prestato da clienti – prevalentemente utenze industriali grandi consumatrici di energia dei settori dell’acciaio, carta, ceramica, cemento, chimica – che si rendono disponibili al distacco istantaneo dalla fornitura di energia dalla rete in caso di situazioni che potrebbero mettere a rischio la sicurezza del sistema elettrico (fuori servizio improvvisi di linee o disconnessioni di grandi centrali di produzione).
Terna predispone ogni anno un Piano di Sicurezza della rete elettrica italiana, con le attività previste per mantenere gli elevati standard di sicurezza del sistema elettrico italiano, tra cui interventi per la stabilità della rete, azioni innovative per aumentare la resilienza e i sistemi di difesa. In particolare, all’interno del Piano Industriale 2021-2025. Terna prevede di dedicare al piano di Sicurezza 1,2 miliardi di euro, destinati principalmente a sostenere gli interventi necessari alla regolazione della tensione e alla stabilità dinamica del sistema elettrico, quali, ad esempio, l’installazione dei compensatori sincroni nei punti più critici della rete. Sempre all’interno di questo piano sono state previste anche tutte le azioni necessarie per fronteggiare i rischi connessi al verificarsi di eventi climatici sempre più estremi, la cui frequenza si è intensificata negli ultimi anni a seguito dei cambiamenti climatici, attraverso investimenti mirati e soluzioni innovative, capaci pure di incidere positivamente sull’aumento della resilienza del sistema elettrico.