La stangata. L’impatto medio sulle famiglie sotto tutela è di 690 euro all’anno (+31%)
Dall’Osservatorio Switcho un’analisi su quanto stanno costando davvero agli italiani gli aumenti dell’energia. Sul mercato libero occhio alle variazioni unilaterali dei contratti
I rincari di ottobre scorso hanno già causato un impatto “vivo” in bolletta, in media, di 170 euro a famiglia per il solo trimestre da ottobre a dicembre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. E, se dovessero essere confermate le previsioni per gennaio 2022, si stima un ulteriore impatto di 690 euro l’anno per una famiglia media italiana di quattro persone: questo il peso degli aumenti in bolletta sempre che il governo mantenga gli stessi interventi attuati nell’ultimo trimestre 2021, altrimenti l’impatto potrebbe essere ancora maggiore. A fare le stime sull’effettivo peso che gli aumenti dei costi dell’energia hanno avuto - e potrebbero ancora avere, considerate le previsioni per gennaio - è Switcho (www.switcho.it), l’app del risparmio personalizzato che aiuta i suoi utenti a gestire le spese ricorrenti come luce, gas, internet, telefonia e assicurazioni auto, che ha analizzato il peso in portafoglio - e il risparmio potenziale - dei rincari su coppie, famiglie e ristoranti italiani.
I costi in più per famiglie e attività
Quanto potrebbero costare davvero gli aumenti previsti a gennaio 2022? 450 euro all’anno in più per una coppia con un contratto sotto tutela, 690 euro per una famiglia di 4 persone, addirittura 960 euro al mese (quasi il doppio rispetto al periodo prima dei rincari) per un ristorante medio. La stima del peso medio (in valore economico assoluto) degli aumenti viene dall’analisi, da parte di Switcho, di oltre 50.000 bollette: “Nel descrivere gli aumenti che stanno subendo luce e gas -commenta Redi Vyshka, COO e co-founder di Switcho - si parla sempre di punti percentuali, ma è quando si guarda ai valori assoluti che si vede il vero peso di questi rincari: l’aumento delle tariffe ha già prodotto aumenti in bolletta in media di 200 euro per una famiglia di quattro persone nel 2021 (di cui 170 € solo nell’ultimo trimestre 2021); un costo che, guardando alle previsioni per il 2022, potrebbe arrivare a 690 euro l’anno se il governo manterrà gli ultimi interventi, altrimenti il rincaro sarà maggiore.”
Mercato libero: occhio alle variazioni unilaterali delle condizioni
I rincari sul costo della materia prima, per la prima volta, generano anche un’inversione di tendenza tra mercato libero e mercato tutelato: un rapido passaggio al mercato libero delle utenze luce e gas potrebbe aiutare, secondo le stime di Switcho, i 12 milioni di italiani (circa il 40% dei contratti luce e gas totali) in regime tutelato a risparmiare fino appunto a 690 euro l’anno per una famiglia di 4 persone e 450 euro l’anno per una coppia, annullando così del tutto gli effetti negativi del possibile rincaro. Per chi invece si trova già sul mercato libero - condizione che riguarda circa il 60% dei contratti luce e gas in Italia - la situazione si fa più complessa: la situazione straordinaria e contingente che il mercato sta attraversando in questo momento, infatti, sta costringendo alcuni fornitori ad avvalersi del diritto di cambiare unilateralmente le condizioni del contratto, sciogliendo, di fatto, “la protezione” del prezzo bloccato. Una condizione che, secondo le stime dell’Osservatorio di Switcho, porta ad un aumento della tariffa fino al 100% rispetto a quanto concordato nel prezzo fisso: “La netta maggioranza dei contratti sul mercato libero (l’84% del totale) prevede che il prezzo della materia prima sia bloccato in media per i primi 12 mesi dopo l’attivazione: una condizione che adesso, in circa un terzo dei casi, viene meno a causa dei cambiamenti unilaterali delle condizioni da parte di alcuni fornitori. Si tratta di una clausola “di emergenza” accettata dall’Autorità, che però mette in discussione la convenienza della tariffa - spiega ancora Vyshka, che aggiunge - : in questi casi di tariffe cambiate unilateralmente, così come anche nei casi in cui il contratto sia in scadenza prima di febbraio 2022, lo switch è un’opportunità interessante: cambiare online adesso, infatti, potrebbe permettere non solo di ottimizzare la propria tariffa, ma anche di proteggere gli utenti da ulteriori rincari dovuti alla volatilità del mercato nei mesi a venire.”