Studio Anie: dalle batterie un volano per l’autoconsumo da rinnovabili, oltre a risparmi per 500 di milioni
Nello studio “Residential Electrical Storage Systems” sono stati calcolati nel dettaglio i benefici di sistema, sulla base di uno scenario di penetrazione dei sistemi di accumulo del 20% (5 milioni di impianti fotovoltaici)
Una diffusione di massa dei sistemi di accumulo elettrochimico, ovvero le batterie, potrebbe aumentare l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica dal 30% al 70%, determinando un notevole risparmio per i proprietari degli impianti e benefici rilevanti per il sistema elettrico, in oltre 500 milioni l'anno. È quanto rileva Anie Energia, che ha presentato a Roma “Residential Electrical Storage Systems”.
Nello studio sono stati calcolati nel dettaglio i benefici di sistema sulla base di uno scenario di penetrazione dei sistemi di accumulo del 20% (ovvero 5 milioni di impianti fotovoltaici a fronte dei 25 milioni di famiglie italiane). Il risparmio maggiore deriverebbe dalla riduzione dell’energia tagliata a causa dell’eccesso di generazione sulla domanda, quantificata in 234,4 milioni di euro, subito seguito dai 147,1 milioni risparmiati dalla riduzione di capacità termoelettrica derivante dal livellamento del picco di domanda serale di energia. Si aggira intorno a 72,8 milioni invece il taglio dei costi sulla rete di distribuzione dovuta alla riduzione della potenza richiesta, senza contare poi il risparmio generato dalla riduzione delle perdite di rete (quantificato in 17,4 milioni) e dalla diminuzione delle emissioni di CO2 (43,1 milioni).
“La forte crescita del fotovoltaico e delle altre fonti rinnovabili incentivate - ha detto Nicola Cosciani, Presidente del Gruppo Sistemi di Accumulo di Anie Energia - è un risultato sorprendente, che proietta l’Italia oltre gli obiettivi europei del 2020. È necessario ora capitalizzare gli investimenti fatti, gestire al meglio grandi quantità di elettricità non programmabile e sfruttare tutte le potenzialità dei sistemi di accumulo con l’obiettivo primario di ridurre la bolletta energetica per i cittadini e le imprese”.
“A fronte dei rilevanti benefici di sistema ottenibili, l’attuale contesto normativo italiano non regolamenta direttamente l’applicazione dei sistemi di accumulo domestici, come invece già succede in alcuni paesi - ha aggiunto Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria - . Esistono esempi di realtà, come Germania e Usa, che al contrario riconoscono l’importanza di una corretta diffusione di sistemi di accumulo domestici e già si sono mossi per prevedere facilitazioni per la loro installazione. ANIE auspica che entro breve anche l’Italia possa dotarsi di una normativa di riferimento specifica”.
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