torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Surprais! Besseghini: il mercato tutelato è da tempo più conveniente del libero

where Roma when Mer, 03/04/2024 who roberto

Per il 2024 secondo il presidente di Arera la situazione non cambia: il mercato libero è su un valore di circa 38 centesimi di euro al kWh mentre per i clienti di maggior tutela siamo sui 33 centesimi di euro

Negli ultimi mesi, più esattamentearerabesseghini.jpg l’ultimo trimestre 2023 e il primo di quest’anno, il mercato elettrico di maggior tutela, che in teoria dovrebbe procedere verso la pensione, è tornato a essere più conveniente rispetto a quello libero: il prezzo medio risulta pari a 28 centesimi di euro al kWh nel primo caso contro i 39,18 del mercato libero e questo è da ricondursi alla crescita dei prezzi di quest’ultimo e al contemporaneo crollo di quelli del mercato tutelato. Lo ha rivelato il presidente di Arera Stefano Besseghini (nella foto) nel corso dell’audizione in Commissione Attività produttive alla Camera.

 
Le motivazioni
Nel secondo trimestre del 2023 il prezzo dell’energia elettrica medio ponderato sui vari profili di mercato è stato di 36,62 centesimi di euro per kWh con un calo rispetto alla prima parte dell’anno di circa il 10% .“Il prezzo – spiega Besseghini - risulta di 38,78 euro al kWh nel 2023 rispetto 36,43 del 2022 un incremento riconducibile al fatto che l’andamento dei prezzi soprattutto per la tutela ha avuto una crescita e poi una diminuzione nella seconda parte dell’anno”. Il differenziale, ha aggiunto, “è ascrivibile principalmente alla componente energia che nel secondo semestre del 2023 è salita del 4,5% rispetto al primo semestre nel mercato libero ed è scesa del 59% nel servizio di maggior tutela. Quindi di fatto la maggior convenienza del mercato libero rispetto alla maggior tutela è rimasta elevata fino al primo trimestre del 2023 e poi si è fortemente ridotta nella seconda parte”, ha detto il presidente di Arera.
 
Nel 2024 sempre meglio il tutelato
Intanto per il 2024  la situazione non cambia: la spesa unitaria stimata per i clienti che hanno cambiato fornitore a dicembre 2023 “vede il mercato libero su un valore di circa 38 centesimi di euro al kWh mentre per i clienti di maggior tutela siamo sui 33 centesimi di euro”, ha detto Besseghini che ha ricordato che “continueremo a dare le indicazioni per la tutela, relativamente al fatto che la tutela fino allo svolgimento delle aste diventa il meccanismo di copertura per i cosiddetti ‘vulnerabili’”. Di un errore politico parla invece Marco Vignola dell’Unc, secondo cui “eliminare il mercato tutelato per i non vulnerabili, anche se, ex post, essendo per fortuna le 26 aste andate molto bene, chi resterà nel tutelato fino al 1° luglio 2024, passando al servizio a tutele graduali (stg), avrà un prezzo vantaggiosissimo, con uno sconto annuo che è pari a 131,40 euro. Questo però non risolve il problema di chi in questi mesi è passato al libero e si è trovato a pagare più di prima".
 
I conti del Crc
Rincara la dose anche il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) ripreso da Affari Italiani che ha messo a confronto le offerte sul mercato libero e la proposta dei 7 gestori vincitori delle aste dell'Acquirente Unico per il servizio a Tutele Graduali (A2a, Edison, E.On, Enel, Hera, Illumia, Iren) che dall’1 luglio forniranno elettricità, con un prezzo omogeneo su tutto il territorio italiano. Ebbene gli utenti dell’energia elettrica che attivano un servizio di fornitura sul mercato libero, si ritroveranno a pagare da un minimo di 162 euro fino a 1.776 euro annui in più rispetto alla bolletta media del Servizio a Tutele Graduali. “A partire dal prossimo 1 luglio si configurerà un doppio assurdo paradosso, con i clienti del mercato libero che si ritroveranno a pagare tariffe della luce più salate rispetto alle tutele graduali, pur scegliendo lo stesso gestore che fornisce il servizio in entrambi i mercati – denuncia il presidente del comitato scientifico del Crc e presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi. - Non solo: anche gli utenti vulnerabili che rimarranno nel mercato tutelato saranno svantaggiati, con una bolletta media più elevata di 131 euro annui rispetto al servizio a tutele graduali”.

immagini
besseghini