Tempo di bilanci. Salgono fatturato e debiti di Enel, le semestrali di Edison e Terna
Fatturati in crescita, insieme con i costi energetici, ma utili ristretti. Ecco i risultati presentati da alcune delle maggiori società italiane del mercato elettrico
Le semestrali delle società elettriche italiane parlano di fatturati in crescita, insieme con i costi energetici, ma sono meno generose con gli utili. Ecco i risultati presentati da alcune delle maggiori società italiane attive sul mercato elettrico.
Enel
L'indebitamento finanziario netto sale di una decina di miliardi in sei mesi a 62,2 miliardi (51,95 miliardi di euro a fine 2021) per gli investimenti del periodo, l'acquisizione di Erg Hydro 3 e per l’effetto cambi negativo; tale aumento è stato solo parzialmente compensato dai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa. L’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, era pari a 1,36 (1,23 al 31 dicembre 2021). Nel frattempo, Enel ha riportato ricavi per 67,2 miliardi di euro nel primo semestre del 2022 (36,2 miliardi nel primo semestre del 2021, +85,3%). “La variazione positiva è riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica e gas vendute a prezzi medi crescenti e per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte. La variazione risente inoltre dei proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet". Il risultato netto ordinario del gruppo ammonta a 2,1 miliardi (2.299 milioni di euro nel primo semestre del 2021, -8,3%), variazione che “riflette sostanzialmente l’andamento della gestione operativa ordinaria, solo parzialmente compensata dagli effetti positivi derivanti dalla gestione finanziaria netta e dalla minore incidenza delle imposte”. Commenta Francesco Starace, amministratore delegato: "Nel periodo, abbiamo incrementato gli investimenti in fonti rinnovabili e reti di distribuzione; al contempo, le politiche commerciali che abbiamo adottato hanno da un lato protetto i nostri clienti dalla volatilità del momento e dall'altro rafforzato i nostri obiettivi di medio e lungo periodo. La posizione finanziaria del gruppo rimane solida”.
Edison
Il primo semestre del 2022 si è caratterizzato per il forte rincaro dei prezzi dell’energia, aggravato dalla guerra russo-ucraina, e per l’incertezza sulla continuità di forniture di gas dalla Russia. La marcata crescita dei prezzi dell’energia, con la quotazione media di energia elettrica e gas più che quadruplicata nel semestre, ha spinto i ricavi di Edison a 13,2 miliardi di euro (4,12 miliardi di euro nel primo semestre 2021). Il Mol (Ebitda) si attesta a 622 milioni (472 milioni di euro del primo semestre 2021) e tiene conto del forte aumento dei costi di produzione e approvvigionamento dell’energia e delle materie prime, nonché delle politiche di copertura dei prezzi di vendita. Al risultato hanno contribuito soprattutto la produzione termoelettrica e le attività gas. Il gruppo chiude il semestre con una contrazione dell’utile a 201 milioni di euro (319 milioni nel primo semestre 2021). L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2022 è pari a 150 milioni di euro da 104 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Terna
In crescita gli investimenti nel primo semestre: +10,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nel secondo trimestre investimenti per oltre 367 milioni di euro. Sono alcuni dei dati della semestrale di Terna. “I tragici eventi in Ucraina e la crisi energetica internazionale rendono ineludibile per il nostro Paese, in linea con gli obiettivi previsti dall’Unione Europea, continuare a lavorare al fine di ridurre il più possibile la dipendenza dalle fonti fossili”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale di Terna. “Questo obiettivo si può raggiungere principalmente accelerando sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. In tale ottica, la rete è un fattore abilitante cruciale: per questo Terna sta imprimendo un continuo impulso agli investimenti”.
I ricavi del primo semestre 2022, pari a 1,33 miliardi di euro, registrano un aumento di 74,5 milioni di euro (+5,9%) rispetto al corrispondente periodo del 2021. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle attività regolate. Nel secondo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 7,1% a 686,4 milioni di euro (640,6 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente).
L’Ebitda del primo semestre 2022 si attesta a 946,9 milioni di euro, in crescita di 37,0 milioni di euro (+4,1%) rispetto ai 909,9 milioni di euro del primo semestre 2021.