Terna approva il piano investimenti più alto di sempre
Il piano strategico al 2023 che punta sulla decarbonizzazione vale 6 miliardi; ricavi e margine operativo in crescita di oltre il 4% medio annuo nel periodo di Piano
Il Cda di Terna SpA ha approvato il piano strategico per il periodo 2019-2023. Il progetto prevede 6,2 miliardi di euro di investimenti per la sola rete elettrica italiana e si conferma il più alto impegno economico di sempre, con un incremento di quasi il 20% rispetto ai precedenti 5,3 miliardi. La società ha voluto porre particolare attenzione sullo sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale e delle interconnessioni tra l’Italia e l’estero, ma anche sul rinnovo dell’asset e sul miglioramento della qualità e dell’efficienza del servizio offerto. Terna non ha inoltre perso di vista i propri obiettivi in termini di sostenibilità ambientale e sviluppo del territorio, anche grazie alla progettazione e realizzazione di nuovi elettrodotti in cavo interrato o sottomarino (oltre il 60% del totale), con un minore impatto ambientale rispetto alla rete tradizionale.
L’amministratore delegato e direttore generale di Terna, Luigi Ferraris, si è detto “molto soddisfatto dei risultati conseguiti nel 2018. Sono dati in crescita e sono stati raggiunti tutti gli obiettivi economico-finanziari prefissati. Questi risultati costituiscono la base del nostro piano strategico 2019-2023, che si presenta con una robusta generazione di cassa a sostegno di una forte accelerazione impressa agli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese”. Oltre ai 6,2 miliardi di finanziamenti, Ferraris ha ricordato l’impegno verso “la completa decarbonizzazione” e “la piena integrazione in rete di energia da fonti rinnovabili. Sostenibilità e dialogo con il territorio, innovazione e digitalizzazione, persone e know-how industriale, rappresentano gli elementi chiave del nostro sviluppo. La prevista crescita degli investimenti, unitamente alla valorizzazione delle nostre competenze, sia in Italia che all’estero, sono alla base di risultati operativi in aumento che ci consentiranno di generare valore per i nostri azionisti”.
Le linee strategiche del gruppo - Tra i principali obiettivi di Terna compare, nel Regolato Domestico, l’accelerazione degli investimenti e il rafforzamento del core business nel nostro Paese attraverso il coinvolgimento diretto delle realtà territoriali, degli stakeholder e delle comunità locali. Oltre 3 miliardi di euro saranno destinati allo sviluppo della rete elettrica nazionale, in particolare al rafforzamento degli elettrodotti Colunga-Calenzano (tra Toscana ed Emilia Romagna) e Gissi-Foggia (tra Puglia e Abruzzo). Nuove reti elettriche verranno realizzate nelle principali aree metropolitane, a partire da Milano, Roma e Napoli. Saranno inoltre avviati i lavori per il progetto SA.CO.I.3, il collegamento tra Sardegna, Corsica e penisola italiana. Altri 2 miliardi saranno dedicati al rinnovo e al miglioramento del servizio già esistente. Inoltre, 1 miliardo è stato stanziato per il Piano di Difesa e per l’installazione di dispositivi volti ad accrescere il livello di sicurezza e stabilità della rete. Infine, 700 milioni di euro serviranno per la digitalizzazione e l’innovazione, in progetti a sempre maggiore complessità tecnologica.
Gli obiettivi internazionali - La società punta inoltre allo sviluppo di nuovi servizi ad alto valore aggiunto, cogliendo tutte le opportunità coerenti con le attività di Terna. Infine, sul piano internazionale, i finanziamenti permetteranno il rafforzamento del ruolo di Terna a livello europeo e la crescita della società all’estero, grazie al distintivo know-how industriale acquisito negli anni. In quest’ottica, la società ha già inaugurato, nel febbraio 2019, la nuova linea elettrica in Brasile e ha sottoscritto un accordo implementato per una linea in Perù.
I risultati consolidati nel 2018 - Nel 2018, i ricavi della società sono stati pari a 2.197 milioni di euro e hanno fatto registrare un aumento dell’1,6% (34,2 milioni) rispetto all’anno precedente. Un risultato raggiunto soprattutto grazie all’incremento dei ricavi del Regolato Domestico. L’EBITDA del gruppo corrisponde a 1.650,6 milioni di euro, con una crescita del 2,9%. L’EBIT si attesta a 1.096,5 milioni, rispetto agli 1.077,4 milioni del 2017 (+1,8%). Gli oneri finanziari netti si confermano in linea con l’esercizio 2017. Le imposte sono pari a 296,1 milioni di euro, con un aumento dello 0,6% per effetto dei risultati ante imposte. L’utile netto del gruppo è in crescita, con un +2,7%, e si attesta a 706,6 milioni di euro.