Toscana, Rossi inaugura la nuova centrale energetica della Solvay
Il revamping dell’impianto è stato garantito da un investimento fatto da Marubeni, Ansaldo Energia e Solvay
Inaugurata la nuova centrale energetica della Solvay. L’impianto ha una capacità di 180 MW e consiste in un “revamping” della centrale già esistente appartenente al Gruppo Engie, che ha come obiettivo la produzione di tutto il vapore e l’energia elettrica necessari per lo svolgimento delle attività del sito industriale. L’investimento da 40 milioni di euro è stato effettuato dalla nuova proprietaria degli asset la Cogeneration Rosignano S.p.A. i cui soci sono Marubeni, Ansaldo Energia e Solvay stessa.
“Questo progetto - afferma Marco Colatarci, Country Manager di Solvay Italia - rappresenta un bell’esempio di pianificazione e collaborazione tra pubblico e privato, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ognuno, rendendo possibile il consolidamento e lo sviluppo di uno dei più importanti poli chimici del nostro Paese”.
Presente anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha partecipato a Rosignano alla cerimonia di inaugurazione e ha parlato di “un impianto moderno che permetterà di produrre energia elettrica a costi ridotti per la Solvay e per le altre aziende presenti all'interno del polo industriale costiero”.
La realizzazione della nuova centrale Rosen fa parte di un pacchetto di investimenti di circa 46 milioni di euro, al quale hanno contribuito il Ministero dello sviluppo economico con 11,2 milioni e la Regione Toscana con 6 milioni in dieci anni, 0,5 come contributo diretto e circa 5,5 milioni come esenzione dal pagamento della tassa regionale sul gas, uno "sconto" praticato al ritmo di 550.000 euro l'anno. Il polo rosignanese, secondo il presidente, è così diventato estremamente competitivo, anche rispetto alla casa madre, e attrattivo per ulteriori aziende nei 37 ettari disponibili per nuovi insediamenti.