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Troppa luce. Ridanno corrente con voltaggio sbagliato: bruciati nel pratese centinaia di elettrodomestici

where Prato when Mar, 29/10/2024 who roberto

A Iolo, frazione di Prato, dopo lavori alla rete elettrica è stata riattivata la corrente a 380 V invece che a 220, bruciando così apparecchi informatici, elettrodomestici, caldaie, televisori ecc. Danni ingenti

Un incredibile errore è stato distribuzione.jpgcommesso nell’ambito dei lavori per l’ammodernamento della rete elettrica in un paese vicino Prato: hanno riattivato la corrente elettrica a 380 V e non a 220 bruciando così apparecchi informatici, gli elettrodomestici, le caldaie, i televisori di un centinaio di cittadini di Iolo, frazione di Prato, dove erano in corso lavori, finanziati dal Pnrr, per l’ammodernamento della rete elettrica, con la sostituzione di tutti i vecchi cavi. La storia è raccontata da La Nazione.
 
I rimborsi
A causare il disastro è stata la ditta in appalto da E-Distribuzione, la quale, per motivi in fase di accertamento, ha riattivato la fornitura (staccata per l’esecuzione dei lavori) a un voltaggio non adeguato, danneggiando irreparabilmente tutti gli apparecchi collegati all’elettricità. “I clienti – scrive una nota di E-Distribuzione - che hanno avuto elettrodomestici o apparecchi danneggiati, possono fare richiesta rimborso tramite i canali ufficiali di E-Distribuzione e riceveranno risposta per le vie formali. È importante tenere gli oggetti danneggiati e gli scontrini per eventuali riparazioni/sostituzioni delle apparecchiature”.
 
Le testimonianze
I danni alle utenze private sono innumerevoli. “Mio padre – spiega un cittadino al giornale – ha uno studio di contabilità con un software centrale, collegato ai computer dello stesso ufficio e a due sedi distaccate. Il danno è di almeno 25mila euro e noi non possiamo dall’oggi al domani ricomprare tutto. Senza contare che siamo sotto scadenze fiscali e la nostra preoccupazione sono i clienti. Mio padre è disperato. Pensiamo anche alle altre attività in questa zona e agli anziani che sono senza caldaia. Presto ci riuniremo con un avvocato per valutare come muoverci”. “Aziende e cittadini – interviene Derio Bacci, consigliere comunale - si sono trovati in difficoltà nell’interfacciarsi anche con la stessa azienda committente per il risarcimento. Quasi come se l’azienda latitasse e demandasse tutto ai singoli, mediante Pec e figuriamoci se un anziano può seguire questa procedura”.

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e-distribuzione