Il turismo è il nostro petrolio. A Piombino abbattute le ciminiere della vecchia centrale Enel
Giani: “Il progetto guarda al turismo green e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico, pensiamo per esempio alla bellissima spiaggia della Sterpaia”
L’abbattimento delle due grandi ciminiere della centrale Enel di Tor del Sale cambia per sempre lo skyline della costa di Piombino e dà vita al nuovo corso per la riqualificazione del sito in chiave turistica e di sostenibilità ambientale. L’abbattimento spettacolare e carico di valore simbolico ha riguardato le due torri alte 195 metri che facevano parte della centrale Enel dismessa dal 2015. Al loro posto il progetto di riqualificazione prevede un innovativo polo che punta al turismo sostenibile.
L’operazione si è svolta nella massima sicurezza alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dell’assessora all’Ambiente Monia Monni, del prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi, del sindaco di Piombino Francesco Ferrari, dei rappresentanti di Tor del Sale e dei responsabili Enel.
Giani e Monni: un momento storico
“È un evento storico – ha sottolineato il presidente Giani – il segno tangibile della nuova progettualità per Piombino e per la costa toscana. Abbiamo detto più volte, anche attraverso la nostra disponibilità per il rigassificatore, che lascerà le acque quando già pattuito con il Governo, della strategia di rilancio innovativo di questo tratto di costa e non solo, come conferma la trattativa sul futuro dell’acciaio in Italia e a Piombino che, come Regione, seguiamo passo dopo passo e che ci aspettiamo possa portare a breve a un accordo sulla siderurgia, fondato su una convivenza di due grandi imprese Jindal e Metinvest Danieli”.
“Oggi - ha concluso Giani - un passaggio importante anche a livello simbolico, perché Piombino ritrova il suo equilibrio con un progetto che guarda al turismo green e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico, pensiamo per esempio alla bellissima spiaggia della Sterpaia. Una trasformazione in atto all’insegna della sostenibilità economica e ambientale”. Di momento storico ha parlato anche l’assessora all’Ambiente Monia Monni: “Un intervento fondamentale e anche una demolizione estremamente complessa dal punto di vista ingegneristico che ha visto i progettisti collaborare con tanti uffici della Regione e con Arpat. Ma il momento storico riguarda soprattutto questo territorio che, pur essendo fortemente legato alla vocazione industriale per la quale tutti stiamo giustamente combattendo, può guardare anche a un futuro fatto di maggiore sostenibilità, mettendo a valore anche la bellezza straordinaria del suo patrimonio”.