Tutela. I prezzi delle aste sono così bassi che non c’è di meglio sul mercato. Il confronto
Lo dice l’Unione Nazionale Consumatori che cita le offerte migliori e peggiori, anche a distanza di pochi chilometri. Ma entro tre anni si dovrà passare comunque al mercato libero
Sono stati dunque aggiudicati i circa 4,5 milioni di clienti domestici non vulnerabili, rimasti nel regime di maggior tutela dell'elettricità a seguito della completa liberalizzazione del settore decisa dal governo, e la buona notizia è che il prezzo di aggiudicazione del fornitore è ben al di sotto della base d'asta. Generalmente i prezzi sono così competitivi che ad oggi chi non ha ancora scelto il nuovo fornitore sul mercato libero è meglio che attenda perché con queste aste non si trovano in giro prezzi migliori. Lo conferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori: "i prezzi della luce che saranno applicati ai consumatori che sono attualmente in tutela e che non faranno alcuna scelta da qui al primo luglio 2024, finendo così nel Servizio a tutele graduali, sono talmente competitivi, 73 euro in meno all'anno, che il suggerimento generale che possiamo dare loro è di stare calmi, non fare niente e restare per il momento dove sono. Difficile, infatti, pur se sempre possibile, che nel mercato libero attualmente si possano trovare prezzi migliori di quelli del Servizio a tutele graduali".
I migliori e i peggiori
Stando all’Unione Nazionale Consumatori "i prezzi della luce con i quali le società hanno vinto l'asta per le 26 aree territoriali in cui è stata divisa l'Italia sono molto competitivi, salvo per le aree territoriali Sud 1 (Napoli provincia, Nuoro, Sassari), Sud 2 (Cagliari, Napoli comune, Oristano, Sud Sardegna) e Sud 10 (Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani) che hanno un aumento rispetto al prezzo di gara invece che una diminuzione" aggiunge Marco Vignola di Unc. "Ottimo, invece, il risultato per l'Area Sud 3 (Avellino, Benevento, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena) e l'Area Sud 8 (Catanzaro, Crotone, Lecce, Reggio-Calabria, Vibo-Valentia) che registrano il maggiore ribasso", conclude Vignola.
Altro Consumo, prezzi più convenienti ma durano tre anni
Anche secondo Altro Consumo le bollette saranno più convenienti. Anche se i valori pubblicati non sono quelli che saranno effettivamente applicati in bolletta poiché Arera dovrà definire una quota fissa uguale per tutto il territorio nazionale, data dalla media dei vari parametri vincitori nelle zone e ponderata in base al numero dei clienti, quel che è certo, stando ad Altro Consumo, è che si avranno risparmi significativi rispetto al vecchio mercato tutelato. Altra cosa importante da sapere è che il servizio a tutele graduali per l’elettricità durerà comunque tre anni, e tutti gli anni sarà aggiornata la quota fissa di commercializzazione (mentre il costo del kWh varierà periodicamente come era in maggior tutela) e scaduti i tre anni, gli utenti rimasti nel servizio di tutele graduali dovranno per forza scegliere un'offerta del mercato libero.
Per Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico “la partecipazione degli operatori alle procedure competitive è stata ampia ed i risultati molto soddisfacenti in termini di prezzi, cosa di cui beneficeranno i consumatori finali”. “A questo punto auspichiamo che un risultato analogo, sia in termini di partecipazione sia in termini di vantaggio economico, possa conseguirsi con le prossime aste per l’assegnazione del servizio di vendita dedicato al settore dei consumatori vulnerabili”.
I risultati nel dettaglio
Stando a quanto comunicato dall’Acquirente Unico, ad Enel sono andati sette lotti pari complessivamente a circa 1,5 milioni di clienti. Si tratta di Aosta, Biella, Milano provincia, Verbania, Vercelli, Parma, Piacenza, Torino provincia, Brescia, Milano comune, Belluno, Gorizia, Pordenone, Treviso, Trieste, Bolzano, Trento, Vicenza, Mantova, Modena, Reggio-Emilia, Verona e Roma comune. Anche a Hera sono stati aggiudicati sette lotti con oltre un milione di nuovi clienti: i comuni di Cremona, Genova, La Spezia, Lodi, Lucca, Massa-Carrara, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Pavia, Bergamo, Sondrio, Udine, Ancona, Padova, Pesaro-Urbino, Venezia, Ascoli Piceno, Bologna, Fermo, Ferrara, Macerata, Rovigo, Arezzo, Caserta, Perugia, Rieti, Terni, Viterbo, Chieti, Forlì-Cesena, L'Aquila, Pescara, Ravenna, Rimini e Teramo. Segue Edison con quattro lotti (Avellino, Benevento, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Bari, Frosinone, Latina, Catanzaro, Crotone, Lecce, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa). In una nota la società di proprietà di Edf dice che si tratta di una base clienti di 700.000 unità nei territori del Centro-Sud.
Due lotti ad A2A (Cagliari, Napoli comune, Oristano, Sud Sardegna, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani). Infine a E.On energia è andato un lotto (Imperia, Lecco, Monza-Brianza e Savona) mentre Illumia si è aggiudicata due lotti (Como, Torino comune, Varese, Firenze e Roma provincia). Complessivamente circa 4,5 milioni di utenti saranno coinvolti dal cambio di fornitore "che avverrà automaticamente e senza alcuna interruzione nell'erogazione della fornitura", sottolinea la nota dell'Acquirente Unico.