Per tutti gli isotopi! Il Giappone riavvia il reattore più vicino all’epicentro di Fukushima
Verrà riacceso il reattore numero 2 della centrale di Onagawa, quella più vicina all’epicentro del terremoto, che come gli altri due si spense automaticamente con le scosse. Superati tutti i test. Preoccupazione tra la popolazione. In dicembre comincerà la produzione commerciale. Ravviati anche altri 12 reattori
A tredici anni dal disastro di Fukushima, sconvolto dal terremoto e dal maremoto che uccisero 20mila persone e provocarono l’incidente alla centrale atomica di Fukushima, l'area del Giappone nord-orientale, quella più colpita, vedrà il riavvio di un reattore nucleare. Si tratta – apprendiamo dall’Ansa - dell'unità numero 2 della centrale di Onagawa, nella prefettura di Miyagi, con funzionamento ad acqua bollente, lo stesso tipo degli impianti che subirono la fusione del nocciolo durante la crisi nucleare. Nel marzo 2011 tutti e tre i reattori della centrale di Onagawa, più vicini all'epicentro del terremoto rispetto a Fukushima Daichii, si spensero automaticamente. Fukushima, più lontana, venne però spazzata dall’onda di maremoto che, superato il muro di protezione, danneggiò in modo irreparabile gli impianti di emergenza e provocò l’incidente atomico.
Superati i test
Il reattore di Onagawa, gestito dalla Tohoku Electric Power, ha superato i test di sicurezza nel febbraio 2020, e ha ottenuto il via libera delle autorità locali per riprendere le operazioni dopo oltre un decennio, grazie al completamento dei lavori per ottimizzare la sicurezza dell'impianto, tra cui la costruzione di un muro di cinta alto 29 metri e il miglioramento della resistenza sismica dell'edificio del reattore.
È previsto l’avvio della produzione in queste settimane, con il funzionamento commerciale atteso verso dicembre. Nonostante la volontà del governo di Tokyo di accelerare la ripresa delle centrali nucleari nel Paese privo di risorse energetiche, rimangono tuttavia le preoccupazioni sulla sicurezza tra diversi strati della popolazione. Nel maggio dell’anno scorso la Corte distrettuale di Sendai ha respinto la richiesta di mantenimento citando difetti del piano di evacuazione e di emergenza. Oltre all'unità di Onagawa, almeno dodici reattori in sei centrali atomiche del Giappone centrale e sud-occidentale hanno ripreso a funzionare dopo aver passato gli standard di sicurezza previsti.