Per tutti gli isotopi! Raggiunte le firme per una legge. Intanto Urso: serve il nucleare
L’azione del governo sul sostegno alle imprese alla competitività nelle parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso alle interrogazioni alla Camera
Dall'ultimo aggiornamento del garante per la sostenibilità dei prezzi è emerso che a dicembre 2024, le quotazioni del prezzo unico nazionale dell'energia e del mercato del gas naturale sono inferiori rispetto a quelle del 2021 e del 2022 (anni post-covid e dell’invasione russa). Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera.
Prezzi più bassi
In particolare, il prezzo unico nazionale ha registrato livelli inferiori del 54% rispetto a quelli dello stesso mese del 2022 e del 52% in meno del 2021. Allo stesso modo, il gas ha registrato livelli inferiori del 61% rispetto allo stesso mese sia del 2022 e sia del 2021, quanto altri erano al Governo, ha affermato Urso. Tuttavia, ha continuato, “il Governo è consapevole della sfida della duplice transizione green e digitale che stanno affrontando le imprese italiane e dello scenario globale di riferimento. Siamo pertanto agendo per garantire alle imprese il massimo aiuto”, spiegando che “sono oltre 20 i miliardi messi a disposizione delle imprese nel corso di quest'anno 2025, distribuiti su più strumenti” e “stiamo lavorando nell'ottica di una più ampia visione strategica per lo sviluppo di nuove fonti di energie alternative come l'idrogeno e il nucleare di ultima generazione”.
Approccio pragmatico
In particolare, “il nucleare è essenziale per garantire l'indipendenza energetica dell'Italia, recuperando il gap con gli altri Paesi europei dove questo è ampiamente utilizzato, come Spagna e Francia che possono disporre di un costo dell'energia molto inferiore”, ha proseguito, sottolineando che “sono tempi in cui bisogna adottare un approccio pragmatico e razionale ed è quello che stiamo facendo nell'interesse nazionale”. Il nucleare, che si affiancherà alle rinnovabili, potrà garantire nel futuro certamente un costo minore e soprattutto l'indipendenza e l'autonomia strategica sull'energia del nostro continente, ha concluso Urso.
Depositate le firme
Intanto, alla Camera sono state depositate le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare promossa da Azione, Radicali italiani e una serie di altre associazioni. Il quorum delle 50mila firme è stato raggiunto in appena quattro giorni, ma al termine della raccolta la proposta è stata sottoscritta da più di 73mila persone. La legge prevede che il governo provveda a un riassetto normativo per consentire che sia possibile autorizzare la costruzione e l’esercizio di centrali nucleari della più avanzata tecnologia disponibile, cioè la terza generazione a fissione, che venga costituita un’autorità indipendente di sicurezza e che venga avviata una campagna di informazione pubblica. Obiettivi che in teoria anche i partiti di maggioranza dovrebbero condividere, visto l’attivismo del governo e del ministero dell’Ambiente.