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Per tutti gli isotopi! La Svizzera pensa a nuove centrali atomiche. Ecco la proposta di Rösti

where Berna (Svizzera) when Mar, 10/09/2024 who roberto

Il ministro dell’Energia Albert Rösti presenterà una proposta per abolire il divieto di nuove centrali nucleari in vigore dal 2017, ora punta sui siti dei vecchi reattori come Mühleberg, scatenando la reazione dei Paesi confinanti

In Svizzera si è riaperta da tempoalbert-rostl.jpg la discussione sulla possibilità di riaprire al nucleare. Tutta colpa di fattori come le incertezze geopolitiche, gli ambiziosi obiettivi climatici e la crescente domanda di elettricità dovuta all’aumento della popolazione che hanno spinto il governo a interrogarsi sul futuro energetico del Paese. Come vi avevamo già raccontatoil governo federale sta valutando la possibilità di revocare il divieto del 2017 sulla costruzione di nuove centrali nucleari, con il ministro dell’Energia elvetico Albert Röstl (nella foto) che ha rivelato la presentazione di una proposta di modifica della legislazione nucleare entro la fine del 2024, per consentire un dibattito parlamentare l’anno successivo.
 
La proposta
Ma il ministro sembra avere le idee molto chiare su cosa fare per far tornare l’atomo in Svizzera. La proposta, ha fatto sapere, è di puntare su nuove centrali nucleari che potrebbero essere costruite su siti già impiegati allo stesso scopo. “Potrei immaginare che ne costruiamo una nuova a Mühleberg, per esempio”, ha affermato, scatenando le prime reazioni del vicino land tedesco del Baden-Württemberg. Al quale ha replicato ricordando che la Germania, che ha smesso di produrre energia nucleare, è stata dipendente dall’elettricità svizzera in tre occasioni durante l’inverno scorso. “La nostra politica è quindi anche di interesse europeo”, ha detto Rösti, aggiungendo che lui stesso preferirebbe “vivere vicino a una centrale nucleare piuttosto che dover vivere con una mancanza di elettricità”.
 
Le reazioni dei vicini
Le reazioni indignate dei partiti ecologisti e socialisti non si sono fatte attendere anche altrove.  A Vienna, Leonore Gewessler, ministra per la Protezione del clima, dichiara: "L'energia nucleare non ha futuro", perché è "costosa, imprevedibile e pericolosa", come hanno dimostrato gli incidenti di Fukushima e Cernobyl. "I piani attuali della Svizzera potrebbero quindi costare caro a tutti".  A Berlino, il ministero per la Protezione del clima del vicecancelliere Robert Habeck osserva che le fonti di energia rinnovabile sono la principale fonte di energia nel settore dell'elettricità.  L'energia nucleare non è né necessaria per la sicurezza dell'approvvigionamento né per il raggiungimento degli obiettivi climatici. La verde Lisa Mazzone, intervistata dal SonntagsBlick, non usa mezzi termini: "Il consigliere federale Rösti si comporta in modo disonesto nei confronti degli elettori. Due mesi fa abbiamo votato sulla legge sull'elettricità. E ora arriva con una tecnologia obsoleta, estremamente costosa e pericolosa”.

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Albert Rösti