Utilitalia, no al rinvio del fine tutela, ma l’apertura del mercato sia efficiente
Così il dg Giordano Colarullo, nel corso dell'audizione: i lotti di clienti posti a gara siano adeguatamente ampi
"Riteniamo che il percorso in vista della fine della tutela di prezzo sia maturo per non avere ulteriori cambi nelle tempistiche, che andrebbero mantenute al fine di evitare incertezza". Così il dg Utilitalia, Giordano Colarullo, nel corso dell'audizione sulle risoluzioni relative alla liberalizzazione del mercato del gas e dell'energia elettrica all'esame della commissione Attività produttive della Camera.
Elementi da considerare
Guardando alla scadenza fissata al primo gennaio 2023, Colarullo ha osservato che ci sono alcuni elementi da considerare, affinché si possa avere un’apertura del mercato efficace ed efficiente, “che sia veramente favorevole ai consumatori in primo luogo, e che permetta alle imprese più consolidate e strutturate di poter misurarsi con il mercato ed evitare che la transizione, da un regime all’altro, sia in qualche modo problematica e possa creare i presupposti di costi incagliati per chi fino ad oggi ha gestito il servizio".
La complessità dell’operazione
Il direttore reti di Utilitalia, Mattia Sica, ha tra l'altro evidenziato la complessità per gli attuali operatori derivante dal trasferimento dei dati relativi ai contratti dei circa 15 milioni di utenti ancora nel regime di prezzi tutelati. Utilitalia ha quindi proposto un intervento sull’ampiezza dei lotti di clienti del mercato tutelato, che saranno definiti per le gare. "Riteniamo che sia opportuno - ha detto Sica - che questi lotti abbiano una dimensione adeguatamente ampia: questo soprattutto per far sì che il fornitore che si aggiudicherà quel lotto abbia la possibilità di raggiungere un’efficienza di scala in grado di offrire anche degli sconti e dei vantaggi al cliente, nel momento in cui diventerà il suo fornitore".