Allarme energia. L’India con poco carbone è a rischio black-out
Da metà ottobre, con l'aumento della domanda privata legata al prossimo periodo festivo e all'avvicinarsi dell'inverno, potranno verificarsi interruzioni di fornitura in tutto il Paese
C’è forte preoccupazione in India per il rischio di possibili black-out, dovuti alla scarsità di carbone. In settimana Asaduddin Owaisi, il parlamentare leader del gruppo musulmano All India Majlis-e-Ittehad-ul-Muslimeen (AIMIM), ha criticato aspramente il premier Narendra Modi in una serie di tweet, accusando il governo centrale per la scarsità di riserve di carbone.
Dipendente al 70% dal carbone
L'India dipende al 70% dal carbone per la produzione del suo fabbisogno di elettricità. Il ministro all'Energia e alle fonti rinnovabili, Raj Kumar Singh, ha recentemente fatto sapere che, da metà ottobre, per l'aumento della domanda privata legata al prossimo periodo festivo e all'avvicinarsi dell'inverno, potranno verificarsi in tutto il paese black-out; ma ha anche assicurato che "si tratterà di brevi interruzioni, stop-and-go".
39 impianti a rischio
Il quotidiano The Indian Express scrive tuttavia che a fine settembre almeno 39 impianti, che generano un totale di 52.530 MW di elettricità, avevano scorte di carbone per poche settimane. Secondo gli analisti, la crisi di approvvigionamento che il paese sta affrontando si deve all'aumento della domanda in Europa e Cina, peggiorata dalle interruzioni causate dai ripetuti lockdown e dalle restrizioni.