In Basilicata un concorso Shell sull’uso delle royalty petrolifere
Obiettivo del concorso, elaborare un progetto di sviluppo territoriale. 70 iscritti e 16 progetti iniziali, 40 i finalisti e 10 i progetti al traguardo
Impiegare una ipotetica disponibilità di royalty petrolifere per elaborare un progetto di sviluppo territoriale. Nasce da qui "The Royal Contest", concorso di idee promosso da Shell Italia E&P e realizzato in collaborazione con l'Università della Basilicata, di cui si è svolta a Potenza la cerimonia di premiazione.
La giuria - composta dall'amministratore delegato di Shell Italia, Marco Brun, dal professor Gianni Schiuma di Unibas e da Ruggero Faggioni, coordinatore dell'Istituto Europeo del Design di Milano - ha esaminato e valutato 10 progetti finalisti (su 16 iniziali) che hanno visti impegnati per tre mesi i 40 studenti universitari (erano 70 all'inizio) arrivati al traguardo.
Primi classificati a pari merito sono risultati i progetti dei team Medusa (recupero e sviluppo del periurbano in Basilicata, in particolare il quartiere Agna di Matera) e Fivemakers (creazione di bus full-electric per il trasporto urbano, con pensiline smart per la ricarica, la riqualificazione di tre impianti di scale mobili e un'app con la quale gestire i servizi), al secondo posto il progetto del team Phoenix (un innovativo impianto per la produzione di energia rinnovabile accoppiando il solare termodinamico e le biomasse), terza piazza per il progetto del team Gli Economisti (riqualificazione del tratto di ferrovia Potenza-Anzi con la creazione di una greenway ciclo-pedonale).
Primo del suo genere nel settore dell'oil&gas in Italia, il concorso aveva l'obiettivo di stimolare l'immaginazione dei giovani per trasformare una risorsa naturale (nella fattispecie, gli idrocarburi) in una leva di sviluppo territoriale mediante l'elaborazione di un progetto specifico. cinque gli ambiti tematici tra cui scegliere - ambiente-energia, mobilità-turismo, sviluppo rurale, infrastrutture-agenda digitale, welfare-sport-cultura-arredo urbano - con un unico vincolo: dimostrare i benefici sociali ed economici che ciascun progetto avrebbe arrecato al territorio.
La risposta degli studenti non si è fatta attendere: dopo un lavoro di dodici settimane nel corso delle quali i ragazzi sono stati accompagnati dai manager di Shell, dai professori di Unibas e da esperti di settore con momenti formativi su tematiche specifiche (come si redige un budget, come presentare un progetto in pubblico, come trasformare un'idea in una soluzione innovativa), i 10 team finalisti hanno prodotto elaborati di assoluto valore, prevalentemente concentrati negli ambiente ed energia e mobilità e turismo, con 3 progetti a testa, seguiti da sviluppo rurale (2) e uno a testa per infrastrutture e agenda digitale e welfare, sport, cultura e arredo urbano.
Oltre ai progetti premiati, i restanti lavori finalisti spaziano dall'idea di formare una socio-cooperativa tra i vari agricoltori per coltivare e raccogliere piante officinali necessarie alla produzione, al progetto di una struttura polivalente per l'accoglienza di bambini ed anziani, il recupero e valorizzazione della vecchia linea ferroviaria calabro-lucana tra Potenza e Laurenzana, il progetto di produrre syn-gas mediante un processo di meta nazione per integrare l'utilizzo delle energie rinnovabili con un processo di produzione di idrogeno e metano riducendo la quantità di CO2 in atmosfera; vi è poi il progetto che punta a sfruttare come biocarburante l'olio per friggere, oppure l'idea di realizzare panchine utilizzando plastica riciclata.
"L'idea di questo concorso - ha commentato l'ad di Shell Italia, Marco Brun - nasce dalla volontà di stimolare e chiedere un contributo positivo, innovativo e allo stesso tempo concreto proprio a coloro che forse più di chiunque altro è titolato ad immaginare il futuro: i giovani, e in particolare i giovani studenti universitari. E non solo il loro futuro, ma anche quello della loro terra. I ragazzi hanno fatto un lavoro eccellente, di cui siamo rimasti felicemente impressionati”.