In breve. Fondo bombole metano, Toscana contro Liguria sul rigassificatore e altre notizie
Il contributo per il 2025 sarà di 0,04 euro per metro cubo di gas immesso. Giani risponde al viceministro delle infrastrutture Rixi invitandolo a non fare demagogia. Il nuovo governo della Thailandia rilancerà i negoziati con la Cambogia per esplorare un giacimento offshore di petrolio e gas con riserve stimate pari ad almeno 300 miliardi di dollari
Bombole metano, confermato il contributo
Con decreto n. 43 del 3 ottobre il Ministero dell’Ambiente ha stabilito che il contributo provvisorio alla Servizi Fondo Bombole Metano (Sfbm) per il 2025 sia di 0,04 euro per metro cubo di gas naturale immesso.
Giani contro Rixi sul rigassificatore
“Non è accettabile l’atteggiamento del viceministro Edoardo Rixi che sul rigassificatore mi attribuisce un concetto che non ho mai espresso”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, risponde al viceministro delle infrastrutture Rixi, ligure, invitandolo a non fare demagogia sul tema che interessa la sicurezza energetica nazionale. “Ho detto che il rigassificatore dopo tre anni andrà via da Piombino. L’accordo con il Governo lo prevede. Ma questo non significa che deve andare in Liguria. Non c’è nessuno automatismo su questo – puntualizza il presidente. - Non l’ho mai detto e mai lo dirò. Il rigassificatore che, dopo tre anni uscirà, dalla Toscana andrà dove vorrà il Governo nazionale”.
Thailandia riapre i negoziati con la Cambogia
Il nuovo governo della Thailandia rilancerà i negoziati con la Cambogia per esplorare un giacimento offshore di petrolio e gas con riserve stimate pari ad almeno 300 miliardi di dollari, oggetto di una disputa tra i due Paesi sin dagli anni Settanta del secolo scorso. La prima ministra thailandese Paetongtarn Shinawatra, che ha assunto l’incarico a settembre, ha dichiarato che l’esplorazione congiunta è tra i dieci obiettivi urgenti della sua amministrazione, dal momento che la Thailandia punta ad aumentare le riserve in calo e contenere i prezzi dell’elettricità e l’aumento delle importazioni di combustibili. I due Paesi vicini hanno concordato all’inizio di quest’anno di discutere lo sfruttamento del blocco di 26mila chilometri quadrati, che si stima contenga circa diecimila miliardi di piedi cubi di gas naturale e 300 milioni di barili di petrolio greggio.