torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Il buco. L’auto elettrica toglierà 3,8 miliardi dalle casse dello Stato. Servono nuove tasse?

where Roma when Lun, 10/06/2024 who roberto

Nel 2030 i minori consumi di carburanti ridurranno il gettito delle accise di benzina e gasolio. L’analisi del centro studi dell’Unem rivela che per compensarlo potrebbe quadruplicarsi il costo delle ricariche elettriche. Nel 2040 il buco arriverà a 9 miliardi

Nel 2030 verranno impiegati nellacaro-benzina.jpg mobilità circa 5 milioni di tonnellate di carburanti liquidi in meno, tra cui benzina e gasolio, grazie allo sviluppo delle auto elettriche, delle quali si stimano oltre 4 milioni di esemplari sulle strade italiane. Prospettiva ottima ma c’è un problema, già evidenziato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: insieme al consumo di carburanti si ridurrebbe drammaticamente anche il gettito fiscale proveniente dalle accise e valutato in circa 3,8 miliardi di euro. Il valore potrebbe superare i 9 miliardi di euro al 2040. Lo evidenzia un’analisi svolta dal centro studi dell’Unem, l’associazione dell’industria del downstream petrolifero.
 
Accise fossili o elettriche
Restando al 2030, per compensare tali minori entrate, a meno di aumentare le accise su benzina e gasolio, già tra le più alte di Europa, l’altra via estrema sarebbe quella di rivedere l’attuale tassazione sulle ricariche destinate alle auto elettriche, con effetti rilevanti sulle tasche dei consumatori. Infatti, se oggi per fare 100 km con un’auto elettrica si spende mediamente tra i 5 e i 6,5 euro, al 2030 questa spesa potrebbe quadruplicare considerato che il calo delle entrate fiscali si dovrebbe riproporzionare su circa 4,1 GWh di consumi elettrici legati al trasporto, con un aggravio stimato in circa 0,92 euro/kWh che, sommati ai 0,35 euro/kWh medi attuali, porterebbe il costo di una ricarica a 1,27 euro/kWh. Considerando che un’auto elettrica, a seconda del modello, per fare 100 km consuma mediamente tra i 15 e i 19 kWh, per compensare il minor gettito fiscale la spesa per l’utente finale sarebbe infatti compresa tra un minimo di 19 euro e un massimo di oltre 24 euro, appunto quattro volte il costo attuale e il doppio rispetto a quello sostenuto oggi con un’auto ibrida a benzina. Un problema noto sottolineato dal ministro Giorgetti chiamato a trovare soluzioni eque che non penalizzino troppo i consumatori.
 
I numeri dell’elettrico
Come è noto l’Italia è tra i Paesi dove la penetrazione elettrica appare più lenta rispetto al resto d’Europa, ma non sul fronte del gettito fiscale garantito dalla mobilità che è sicuramente tra i più significativi. Nel primo quadrimestre 2024, a parte il caso della Norvegia in cui la sostituzione del parco autovetture con le auto elettriche è praticamente completa, ci sono profonde differenze a livello europeo.
In Nord Europa, ad esempio, si è molto avanti, per quanto ancora lontani dal 50%, mentre nei paesi dell’Europa centrale la scelta elettrica stenta ad affermarsi e anzi nel 2024 ha evidenziato una forte flessione soprattutto in Germania dove invece sono aumentate le immatricolazioni di auto a benzina (+7,5%) e anche a gasolio (+9,5%).

immagini
caro-benzina