Carburanti. Lieve aumento dei consumi petroliferi a gennaio
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono stati pari a circa 2,3 milioni di tonnellate con un incremento del 5,4% rispetto allo stesso mese del 2022
A gennaio i consumi petroliferi italiani sono stati pari a poco meno di 4,4 milioni di tonnellate, in aumento dell’1,8% (+79.000 tonnellate) rispetto a gennaio 2022. Un risultato complessivamente in linea con le attese. Lo evidenziano i dati UNEM. I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono stati pari a circa 2,3 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,7 milioni di gasolio, con un incremento del 5,4% rispetto allo stesso mese del 2022 (+118.000 tonnellate), su cui concorre anche il giorno lavorativo in più rispetto a gennaio 2022.
Benzina e gasolio
Passando agli andamenti dei singoli prodotti: la benzina totale ha mostrato un incremento del 17,4% (+87.000 tonnellate) rispetto a gennaio 2022; andamento praticamente analogo per la benzina venduta sulla rete (+17,5%). Ciò deriva anche in questo mese dalla prevalenza nelle nuove immatricolazioni delle motorizzazioni a benzina, soprattutto nelle versioni ibride, e dal minore utilizzo del metano nei veicoli bifuel. Il gasolio autotrazione, dopo il decremento del mese precedente, è tornato a segnare complessivamente un aumento pari all’1,8% rispetto a gennaio 2022 (+31.000 tonnellate). La pesante contrazione nell’ambito del gasolio extra-rete, che ha rilevato un calo dell’8,5%, riflettendo il persistente rallentamento del trasporto merci per la contingente flessione delle attività industriali, è stata controbilanciata dal buon andamento della rete con un +9,5%.
Aerei, GPL e oli
Il carburante per aerei ha rilevato un incremento del 31,1% rispetto a gennaio 2022, confermando la tendenza al recupero, sia del traffico passeggeri che merci, favorita dalla riapertura delle frontiere cinesi. Si riducono invece al minimo gli usi militari, alleggerendo la crescita totale. Rimanendo nell’ambito dei trasporti, va rilevata una forte crescita del gpl autotrazione (+17,6% verso gennaio 2022) e una buona performance dei bunker per la marina (+9,1%). In consistente incremento anche i consumi per la produzione elettrica (+18%) e i consumi di olio combustibile per la termoelettrica (+191,2%), sostenuti dalle politiche di passaggio a combustibili alternativi al gas naturale. Da segnalare per il terzo mese consecutivo il recupero dei consumi di bitume, anche più consistente rispetto a quello già rilevante di dicembre (+17,3%). Fra gli altri prodotti, continua invece la consistente flessione della carica petrolchimica netta (- 47,1%), conseguente alla progressiva trasformazione delle attività di alcune realtà industriali, e del gasolio per uso riscaldamento (-27,3%) date le miti condizioni climatiche del mese (temperatura media mensile superiore di 1,5°C rispetto a gennaio dello scorso anno). In lieve crescita, infine, i lubrificanti (+0,7%) grazie al buon andamento del comparto motori (+7,7%), mentre l’industria diminuisce del 4,9 %.
Attesa per febbraio
Per il mese di febbraio 2023 Unem prevede un livello dei consumi ancora sostenuti dal comparto della mobilità. Il moderato ottimismo deriva dall’atteso miglioramento del clima economico generale dovuto alla riduzione dei prezzi dell’energia e alla minore inflazione nonché alla sostanziale tenuta dei consumi delle famiglie. Si ricorda, infine, che nel mese di gennaio, secondo i dati ANFIA, le nuove immatricolazioni di autovetture mostrano un rialzo del 19% rispetto a gennaio 2022, che comunque aveva chiuso con una perdita di circa il 20%. Sia le immatricolazioni a benzina che quelle a gasolio risultano ampiamente in crescita sia rispetto al mese scorso che rispetto a 12 mesi fa. La sola alimentazione “tradizionale” in riduzione rispetto a gennaio 2022, ma anche rispetto allo scorso dicembre, continua ad essere il metano (-79,5%). Complessivamente, le nuove vetture immatricolate a gennaio 2023 ad alimentazione “tradizionale” (55,9%) ed ibride HEV (36,7%) raggiungono un peso complessivo del 92,6% rispetto al 91,6% di gennaio 2022.