Cina: stop al carbone, via libera al nucleare, con un po’ di rinnovabili
Pechino intende aumentare il ricorso a fonti di energia non fossili del 15% entro il 2020 e del 30% entro il 2050
La Cina abbandona il carbone e punta su fonti di energia non fossili, e in particolare sul nucleare. Secondo l’ultimo piano quinquennale presentato la scorsa settimana, Pechino intende infatti aumentare il ricorso a fonti di energia non fossili del 15% entro il 2020 e del 30% entro il 2050. Tuttavia, viste le difficoltà a sviluppare progetti di centrali idroelettriche ed eoliche, precisa il China Daily, il Governo punterà sul nucleare per raggiungere i suoi obiettivi. Il quotidiano ricorda che già lo scorso anno l'amministrazione per l'energia elettrica aveva indicato nel nucleare il cardine della produzione di energia per i prossimi 10-20 anni, con 12 reattori attualmente in costruzione. Nel piano presentato la scorsa settimana, la seconda economia mondiale ha fissato in 40 gigawatt la produzione di energia da nucleare entro il 2020. Resta invece da decidere l'obiettivo per il 2030, che dovrebbe variare tra 120 e 360 GW, ossia il 30% di tutta l'energia prodotta.