Clini: “Dopo il terremoto la questione dell’Erg Rivara Storage è definitivamente chiusa”
Il ministro dell’Ambiente ha precisato che le procedure già avviate, comprese quelle di Valutazione dell'impatto ambientale (Via), sono state annullate
“Dalla notte del terremoto questa è una storia chiusa”. Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, si è espresso a Montecchio a proposito del contestato maxi deposito di gas sotterraneo progettato dalla Erg Rivara Storage (Ers). Nei giorni scorsi, i comitati contrari allo stoccaggio avevano consegnato oltre 50.000 firme agli uffici del Ministero dell'Ambiente a Roma. “Questa è una storia chiusa - ha spiegato Clini - perché il Ministero dello sviluppo economico (Mise), opportunamente, ha detto che non se ne faceva nulla e perciò le procedure che erano state avviate, anche quelle di Valutazione dell'impatto ambientale (Via), non ci sono. Comunque - ha concluso - ho chiesto ai miei uffici di prepararmi una nota, così con una lettera chiariremo questo aspetto. È un problema che non si pone più”.
Subito dopo il terremoto di maggio, il Mise negò l'assenso alle perforazioni di ricerca preliminari alla realizzazione del maxi deposito, chieste da Ers ma respinte dall'Emilia-Romagna (il parere della Regione è vincolante come quello del Mise) e i primi di agosto ha pubblicato il parere negativo sul proprio sito. Resta senza conclusione, invece, la seconda autorizzazione chiesta da Ers per realizzare l'intero deposito: dopo il primo progetto Rivara respinto dalla commissione Via del Ministero dell'Ambiente, l'azienda ne presentò infatti un secondo con integrazioni, prima ancora di chiedere le perforazioni di ricerca che si è vista negare ora, dopo il sisma.