Il consiglio di Birol (Iea). L'Unione europea non estragga gas sul territorio, non è sostenibile
Per il n.1 della IEA l'estrazione potrebbe non essere economicamente sostenibile. Meglio batterie e pompe di calore
Estrarre più gas in Europa non è una buona idea, non è sostenibile, meglio puntare sulle rinnovabili. Lo ha detto Fatih Birol, presidente dell'Iea, l'Agenzia Internazionale dell'Energia durante il collegio dei commissari europei del 22 febbraio scorso a Bruxelles, secondo il verbale della riunione consultato dall'Adnkronos
Le ragioni della posizione
Il direttore generale dell'agenzia che ha sede a Parigi, "con riferimento al potenziale utilizzo di giacimenti di gas naturali negli Stati membri dell'Ue, ha raccomandato di evitare di adottare qualsiasi misura di questo genere, a meno non sia assolutamente necessario". "La geologia dell'Europa è molto complessa e l'estrazione potrebbe non essere economicamente sostenibile", ha spiegato l'economista turco. Anche se ogni caso ha le sue specificità, è nota la storia del giacimento di gas di Groningen, nei Paesi Bassi, scoperto alla fine degli anni Cinquanta e considerato uno dei più grandi del mondo: il suo utilizzo ha portato ricchezza alla nazione, ma ha anche provocato terremoti nell'area a partire dagli anni Ottanta, che hanno danneggiato le abitazioni, ragion per cui l'estrazione è stata via via limitata, a partire dal 2012.
Puntare sulle rinnovabili
Per rendersi autonoma dalla Russia, secondo Birol, l'Ue dovrebbe puntare su altro, in particolare sulle fonti rinnovabili. Il direttore ha detto di prevedere che i prezzi dell'energia resteranno "elevati" in Europa. Secondo lui, l'Ue dovrebbe dare in futuro la priorità alle tecnologie di generazione di energia rinnovabile basate su elettrolizzatori, pompe di calore, batterie di nuova generazione ed eolico offshore. Birol ha inoltre "raccomandato che l'Ue e gli Stati Uniti collaborino strettamente sulla produzione di batterie".