I consumi petroliferi sono aumentati di oltre il 5% nel 2022. In calo a dicembre
Nel 2022 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a 58,4 milioni di tonnellate, con un incremento del 5,3% (+2.962.000 tonnellate) rispetto al 2021, ma ancora inferiori del 3% rispetto al 2019. È quanto emerge dalle rielaborazioni di UNEM
Nel 2022 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a 58,4 milioni di tonnellate, con un incremento del 5,3% (+2.962.000 tonnellate) rispetto al 2021, ma ancora inferiori del 3% rispetto al 2019. I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 31,6 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,8% (+1.455.000 tonnellate) rispetto al 2021, risultando superiori anche ai valori del 2019 (+1,6%). In particolare, rispetto all’intero 2021: la benzina totale ha mostrato un incremento dell’11,5%, con una crescita appena superiore della benzina venduta sulla rete (+11,8%); il gasolio autotrazione ha evidenziato un aumento del 2,8%, mentre il gasolio venduto sulla rete è aumentato del 5,9%. Il carboturbo nel 2022 ha recuperato quasi 1,6 milioni di tonnellate rispetto al 2021, ma risulta ancora inferiore del 23,6% rispetto al 2019. In consistente incremento i consumi di raffineria (+18,9%) per la ripresa delle lavorazioni e soprattutto per la produzione di energia elettrica e termica (+63,6%), dato il contributo che i prodotti petroliferi, ed in particolare i gas di raffineria, hanno dato per lo switch dal gas naturale nella produzione. Fra i prodotti in calo si segnalano invece: la carica petrolchimica netta (-24,5%), il bitume (-17%), e il gasolio riscaldamento (-15,2%).
Andamento di dicembre
Quanto poi per il solo mese di dicembre, i consumi petroliferi italiani sono stati pari a poco più di 4,8 milioni di tonnellate, in calo del 3,3% (-167.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2021. Un risultato complessivamente inferiore rispetto alle attese e su cui hanno pesato 2 giorni lavorativi in meno, il rallentamento delle attività industriali, la contrazione della carica petrolchimica e in parte le buone condizioni climatiche che hanno inciso sui consumi dei prodotti per riscaldamento. È quanto emerge dalle rielaborazioni di UNEM. I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono stati pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un decremento del 3,6% rispetto allo stesso mese del 2021 (-97.000 tonnellate), su cui si scaricano per intero gli effetti dei 2 giorni lavorativi in meno.
Benzina e gasolio
Più nel dettaglio la benzina totale ha mostrato un incremento del 4% (+26.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2021; andamento praticamente analogo per la benzina venduta sulla rete (+4,2%). Entrambe sono risultate ampiamente in crescita (+9,8% il totale e +10% la rete) anche rispetto a dicembre 2019. Ciò deriva dalla prevalenza nelle nuove immatricolazioni delle motorizzazioni a benzina, soprattutto nelle versioni ibride, e dal minore utilizzo del metano nei veicoli bifuel. Il gasolio autotrazione, dopo l’incremento del mese precedente, è tornato a segnare complessivamente un calo pari al 5,9% rispetto a dicembre 2021 (-123.000 tonnellate). Contrazione più pesante sul gasolio extra-rete, che ha rilevato un calo del 10%, e più moderata sulla rete, con un meno 2,5%, riflettendo il deciso rallentamento del trasporto merci conseguente alla contingente flessione delle attività industriali.
Carburanti aerei , oli combustibili e lubrificanti, Gpl
Il carburante per aerei ha rilevato un incremento del 36,4% rispetto a dicembre 2021, confermando la tendenza al recupero sia del traffico passeggeri che merci evidenziata da Enac. Crescono anche gli usi militari, contribuendo a circa la metà dell’aumento totale. I consumi complessivi restano tuttavia ancora inferiori del 16,6% (-59.000 tonnellate) rispetto al dicembre 2019. Rimanendo nell’ambito dei trasporti, va rilevata una limitata flessione del gpl autotrazione (-1,6% verso dicembre 2021) e una sostanziale tenuta dei bunker (+0,4%). In consistente incremento invece i consumi per la produzione elettrica (+50,7%) e i consumi di olio combustibile per la termoelettrica (+33,3%), legati alla loro maggiore economicità rispetto al gas naturale. Fra gli altri principali prodotti, continuano a rilevare flessioni: la carica petrolchimica netta (-36,6%), a riprova della consistente riduzione delle attività di alcune realtà industriali e il gasolio per uso riscaldamento (-23,7%). Da segnalare per il secondo mese consecutivo il recupero dei consumi di bitume, stavolta ben più consistente rispetto a quello di novembre (+14,6%). La flessione dei lubrificanti (-5,5%) riflette il rallentamento delle attività produttive, con il gruppo industria che segna un -12,6%, mentre il comparto motori un +3%.
Attese per gennaio e immatricolazioni
Per il mese di gennaio 2023 UNEM attende un livello dei consumi non distanti da quelli dello scorso anno ancora una volta sulla spinta del comparto della mobilità. Permangono tuttavia luci ed ombre sulla possibile evoluzione del contesto macroeconomico che potrebbero influenzarne gli andamenti. Nel mese di dicembre, secondo i dati ANFIA, le nuove immatricolazioni di autovetture mostrano un rialzo del 21% rispetto al dicembre 2021, che diventa un calo del 26,2% rispetto allo stesso mese del 2019. Le immatricolazioni a benzina risultano in crescita sia rispetto al mese scorso che a 12 mesi fa; le nuove immatricolazioni diesel sono invece cresciute del 23% rispetto a dicembre 2021. La sola alimentazione “tradizionale” in riduzione rispetto a dicembre 2021 risulta essere il metano (-67%). Complessivamente, le nuove vetture immatricolate a dicembre 2022 ad alimentazione “tradizionale” (55,9%) ed ibride HEV (34,9%) raggiungono un peso complessivo del 90,8% rispetto all’85,9% di dicembre 2021.