La Corte costituzionale boccia la Robin Tax. I commenti
La soddisfazione di Assopetroli, Anev, Federutility, Unione petrolifera
Assopetroli Assoenergia saluta la declaratoria di incostituzionalità della Robin Tax con profonda e particolare soddisfazione. "Non solo perché la sentenza ripristina diritti costituzionali palesemente calpestati, ma perché questo risultato è frutto della nostra azione associativa di contrasto del provvedimento in tutte le sedi”.
“Si spiega da sola” - a parere di Federutility - la sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità della cosiddetta Robin Tax (dell'articolo 81, commi 16, 17 e 18 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112). Secondo Giovanni Valotti, presidente della federazione che riunisce i gestori dei settori energetico e idrico, “non c'è molto da aggiungere” dato che nel provvedimento della Consulta si legge che la tassa determina “un ingiustificato aggravio impositivo a carico delle sole imprese operanti nel settore” e che genera un'altra “irragionevole discriminazione, in prima istanza tra le imprese assoggettate all'addizionale rispetto alle altre e poi, all'interno di quelle assoggettate, tra produttori e distributori”.
“Non possiamo che apprezzare la pronuncia della Corte Costituzionale che è sicuramente una buona notizia. Ciò non fa altro che confermare quanto abbiamo sempre sostenuto, ossia che si trattava di una misura palesemente incostituzionale e vessatoria verso il solo settore energetico”. Lo dice il presidente dell'Unione petrolifera, Alessandro Gilotti.
”In punto di diritto la pronuncia della Consulta poggia su due aspetti chiave: assenza di un meccanismo nell'imposta che consenta di tassare solo il reddito suppletivo; e assenza di una limitazione temporale. Quindi, la Robin Tax è un tipo di tassa che a determinate condizione la Corte ammetterebbe”. È quanto osserva il costituzionalista Massimo Siclari, docente all'Università Roma Tre.
Non ripetere mai più errori di questo genere, senza dimenticare che “per anni gli operatori eolici hanno pagato una tassa non dovuta”, commenta l'Associazione nazionale energia del vento (Anev). La Consulta afferma l'Anev elimina così “uno dei tanti oneri ingiusti che gravano da anni sul settore eolico”.
“Vogliamo sapere quali saranno gli effetti sul Bilancio dell'esercizio in corso dopo che la Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della cosiddetta Robin Tax, la tassa riguardante le aziende operanti nel settore petrolifero-energetico”. È quanto chiede il senatore Luciano Uras, capogruppo di Sel in commissione Bilancio, in un'interpellanza.
“La sentenza della Corte Costituzionale sulla cosiddetta Robin Tax - che pure crea un problema di gettito per il prossimo futuro - ha un rilievo che definirei storico laddove stabilisce la non applicazione retroattiva della sentenza. Credo sia la prima volta che la Consulta si fa carico della possibile violazione dell'articolo 81 della Costituzione derivante da una sua decisione. In precedenza , le sentenze sono state sempre additive, senza alcuna preoccupazione per gli effetti sul bilancio che esse avrebbero comportato”. Lo dice in una nota il vice-ministro dell'Economia Enrico Morando.