La crisi Ucraina spinge Mosca a tagliare e poi riaprire le forniture di metano
Dopo l’apertura di un gasdotto a flusso inverso che rifornisce l’Ucraina dalla Polonia, la settimana scorsa la Gazprom ha tagliato il 45% delle sue forniture di gas alla Polonia. Lo ha annunciato la società del gas polacca PGNiG aggiungendo che le consegne di gas da parte di Gazprom avevano già mostrato un netto calo lunedì e martedì scorso.
Nei giorni successivi le forniture di gas russo alla Polonia, e di conseguenza all'Ucraina, hanno iniziato il ritorno alla normalità. Il gruppo russo Gazprom, secondo quanto riferito dall'operatore polacco Gaz-System, ha aumentato le consegne di gas alla Polonia, senza però raggiungere i livelli richiesti da Varsavia. Così, la Polonia è stata in grado di riprendere le forniture di gas all'Ucraina.
Queste consegne, cosiddette a flusso inverso, che rappresentano quattro milioni di metri cubi al giorno, erano state sospese a causa di una riduzione del volume di gas fornito da Gazprom, il 45% in meno rispetto ai volumi richiesti dalla Polonia. Gazprom ha invece sostenuto che i volumi di metano destinati alla Polonia sono rimasti costanti.