Il divorzio tra E.On e Uniper: così si dividono beni e mercati
Il carbone e le energie convenzionali restano all’Uniper, l’E.On punta su reti e rinnovabili
E.On ha completato la separazione delle attività da quelle che, a decorrere dal 1° gennaio, sono state trasferite a Uniper, la “brown company”.
Dal nuovo quartier generale di Essen, E.On si concentrerà ora sulle energie rinnovabili, sulle reti di distribuzione e sulle soluzioni per i clienti. Uniper, basata a Dūsseldorf, opererà in modo indipendente nell'ambito della generazione di energia da fonte convenzionale (idroelettrico, gas naturale, carbone) e del trading globale di energia, attività che rimangono essenziali per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
E.On raggiunge in questo modo un altro importante traguardo nell'implementazione della sua nuova strategia.
Il prossimo passaggio chiave previsto è l'assemblea degli azionisti, a giugno, in cui ai soci sarà chiesto di approvare lo spin-off di Uniper, che avrà luogo nella seconda metà del 2016 con la cessione della quota di maggioranza in Uniper da parte di E.On e la quotazione della società in borsa.
E.On intende cedere la quota rimanente di Uniper nel medio termine.
L’E.On ha annunciato poco più di un anno fa che avrebbe risposto alle differenti sfide del nuovo mondo dell'energia e del mondo dell'energia convenzionale separando le attività in due società.
“Questo ci libera da dover ricorrere continuamente a compromessi. Per entrambe le aziende, che in breve tempo saranno giuridicamente indipendenti l'una dall'altra, la nostra ambizione è diventare protagonisti nei rispettivi mondi di energia”, ha sottolineato Johannes Teyssen, ceo di E.On. “La prosperità economica è e continuerà a essere alimentata dall'energia. La popolazione mondiale è in crescita, così come il consumo globale di energia. Garantire un approvvigionamento sicuro e conveniente di energia elettrica e gas resterà un compito cruciale. Di questo si occuperà Uniper”, ha aggiunto il ceo di Uniper, Klaus Schäfer.
Uniper ha un portafoglio di generazione equilibrato composto da circa 40 gigawatt di capacità e una posizione di primo piano nel trading globale di energia.