L’Enel pronta a lasciare il rigassificatore di Porto Empedocle. Sindacati in rivolta
Il piano strategico dell’Enel mette in secondo piano il progetto dell’impianto sulla costa agrigentina
Il nuovo piano strategico dell'Enel sembra non dare più speranza di realizzazione al rigassificatore di Porto Empedocle. “Si tratta di un impianto che ha ottenuto tutti i permessi dopo anni di battaglie giudiziarie ma che Enel non ritiene più opportuno finanziare, come ha dichiarato l'AD di Enel, perché non appaiono chiari i profili strategici dell’investimento”, protesta il sindacato Flaei Cisl. “Sarà così la Sicilia a trovarsi priva di un investimento importante - dice il segretario regionale La Piana. - Dalle notizie in nostro possesso il rigassificatore può ancora essere un elemento di sviluppo per il territorio; tecnicamente sarebbe in grado di garantire 8 miliardi di metri cubi di gas liquefatto e ancora di più potrebbe migliorare il livello di sicurezza del sistema nazionale riducendo contemporaneamente la dipendenza dal nostro sistema energetico”.
La Flaei Cisl Sicilia - dichiara La Piana - non comprende questa situazione che si sta determinando anche alla luce delle tante iniziative svolte nel territorio a sostegno dell’impianto di rigassificazione e si augura che, nel prossimo futuro, si possano creare le condizioni affinché ci sia un ripensamento di Enel.